Espulsioni M5S: chi sbaglia non paga, anzi si tiene tutto il malloppo!
Una regola alla quale i più, specie se onorevoli deputati e senatori della Repubblica, tentano in ogni modo di sottrarsi. Ora l’oggetto del contendere è il seguente: prima di essere eletto ogni candidato M5S ha sottoscritto una regola secondo la quale ogni mese il neo-parlamentare si taglia lo stipendio e dona quei soldi ad un fondo per far partire nuove imprese e nuovi posti di lavoro. A differenza di tutti gli altri suoi colleghi, l’espulsa, non avrebbe ancora restituito le eccedenze degli stipendi di Aprile, Maggio, Giugno, Luglio, Agosto, Settembre 2015, così come richiesto dallo Staff, nonostante i diversi solleciti. Quindi fuori! Ma chi sbaglia ha poi pagato sul serio? Sembrerebbe proprio di no, almeno in termini strettamente monetari, dal momento che gli espulsi dal Movimento – a furore di blog – si sono poi tenuti non solo gli arretrati delle eccedenze, ma soprattutto le future donazioni, godendosi per intero la diaria da parlamentare vita natural durante dell’attuale legislatura!
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Da antifascista mi sento in dovere di dire che non è tutto da buttare il fascismo
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Si dicono democratici ma augurano la morte alla Meloni e ai suoi ministri. Un antifascismo fermo agli anni Settanta
Nella vita non è sempre tutto nero o bianco... ci sono miliardi di sfumature, basta soltanto saperle cogliere