Il 2015 è andato meglio del 2014.

Più che una conferenza stampa e stato un vero e proprio show, un pezzo di avanspettacolo, una macchietta vecchia maniera che se non risolleva gli italiani dalla crisi economica e sociale di questo secolo, se non riesce neppure ad accendere un lanternino nell’infinito tunnel della crisi, almeno
fornisce argomenti e materiale al Salone Margherita di Pingitore e al Paese delle Meraviglie di Crozza! Infatti è il solito Matteo Renzi quello che sale sul palcoscenico durante la tradizionale conferenza stampa di fine anno. Il “premier senza voto” – pantaloni alla zompafosso, giacchettella risicata e faccia da ficoinbocca – sale sul podio, si pavoneggia, fa la ruota, snocciola dati che solo lui conosce e slide con tanto di logo del gufo per paragonare le previsioni pessimiste agli strepitosi risultati ottenuti, o presunti tali. Si autoincensa, si vanta di quello che ha fatto. Chiunque al posto suo sarebbe andato a nascondersi per quello che ha fatto e proverebbe vergogna per quello che non ha fatto! Ma lui è un politico di razza, il numero uno della televendita, un puro sangue venuto fuori dall’amplesso tra la 1ª e la 2ª Repubblica, e soltanto lui – un abusivo a Palazzo Chigi – può permettersi di dire che… “Il 2015 è andato meglio del 2014”!

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