Passeggiate romane in piena emergenza Coronavirus. C’è chi può e chi non può…

di Redazione. Prima la passeggiata di Matteo Salvini con la fidanzata e poi quella di Papa Francesco per le vie di una Roma “semideserta” che hanno scatenato le reazioni dei sinistri e adesso un altro passeggiatore che viene paparazzato in dolce compagnia per le strade della Capitale, mentre tutti gli italiani sono costretti a restare chiusi in casa a fare i conti con le restrizioni imposte dal governo per provare a fermare Covid-19.

I due camminano l’uno vicino all’altro, senza mascherina. Lui sarebbe Rocco Casalino, portavoce del premier Giuseppe Conte, l’altro il fidanzato Marco. Siamo a Roma, in Via Cola di Rienzo. Quartiere Prati, in piena emergenza coronavirus. Felpa blu per l’uomo di Palazzo Chigi, grigia per il compagno che lo affianca nella via che dal lungotevere porta a piazza del Risorgimento. Il tutto in piena “emergenza coronavirus”, quando il “suo” governo impone a tutti i cittadini normali di restare a casa!

La norma su questo è chiara: “Tutti gli spostamenti sono soggetti al divieto generale di assembramento, e quindi dell’obbligo di rispettare la distanza di sicurezza minima di 1 metro fra le persone”. Sta scritto sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Lo stesso Ufficio dove lavora Rocco.

Ma per un vip come lui, per uno che è rimasto chiuso nella casa del Grande Fratello per non si sa quanti giorni, per un leader maximo, per uno che certo non vale uno… come noi, insomma ad un elevato non si può certo negare una meritata e sacrosanta pausa-lavoro che il portavoce grillino del governo gialloRosso si sarà concessa, visto l’indubbia mole di stress e di lavoro a cui fa fronte quotidianamente.

Ma Rocco… perlomeno metti la mascherina, così tanto per dare il buon esempio!

 

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1 Response

  1. #iorestoacasa ha detto:

    E’ di un milione di persone controllate e 43mila denunciate il bilancio della prima settimana di controlli realizzati dalle forze del’ordine in seguito ai provvedimenti per il contenimento della diffusione del Coronavirus. E’ quanto emerge dai dati del Viminale.

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