Medici. Oggi sono loro i nostri eroi, anche se in tribunale giacciono centinaia di migliaia di cause penali contro di loro!

di Redazione. Oggi sono loro gli “eroi” nazionali: i medici del SSN. Lodati e sbrodati a reti unificate da media, politici, società civile e persino da quegli italiani che fino a ieri andavano in ospedale prima per farsi curare e subito dopo, al ben che minimo fastidio o con un qualsiasi pretesto, pur di tirarci su qualche soldo, correvano dai carabinieri a sporgere “denuncia-querela” nei confronti di quelli che oggi vengono osannati da tutti come i “nuovi eroi” schierati in prima linea contro il Covid-19.

Proprio così. In tempo di pace, quando ancora non eravamo in guerra contro il Coronavirus, lo sport nazionale era quello di presentare una bella “denuncia-querela” contro il medico e l’ospedale, al bene che minimo accenno di “inconveniente”, “disturbo” o semplice “pretesto”.

L’andamento più rapido nel penale, poi, e l’esigua o totale mancanza di esborsi da parte del paziente per avviarlo, fa sì che il ricorso al processo penale sia ancora preferito a quello civile. In teoria il paziente – senza spendere neppure un centesimo in avvocati – potrebbe limitarsi a presentare una “denuncia-querela” e poi attendere che le indagini siano svolte dalla procura, poiché il pm nominerà un consulente, sequestrerà le cartelle cliniche, sentirà le persone informate dei fatti e così via. Inoltre, poiché la responsabilità penale è personale, la pressione a carico del medico che si vede esposto in prima persona spesso favorisce l’attivazione dell’assicurazione e trattative stragiudiziali. Quindi se arriva qualche soldo meglio, altrimenti nulla di guadagnato ma neppure di perso.

I numeri parlano chiaro: ogni anno in Italia si aprono 35.600 nuove azioni legali, mentre ne giacciono 300 mila nei tribunali contro medici e strutture sanitarie pubbliche. Cause che nella maggior parte dei casi si traducono in un nulla di fatto, considerando che il 95% nel penale e il 70% nel civile si concludono con il proscioglimento. Risultato: un enorme esborso di denaro da parte dei medici e delle strutture pubbliche che devono – per obbligo di legge – assicurarsi a suon di milioni di euro.

Ma in tempo di guerra contro il Covid-19 – scurdammoce ‘o passato – loro sono i “nostri eroi”: applauditi da tutti i balconi d’Italia! Ma una volta vinta la guerra – speriamo quanto prima – tutto tornerà come sempre e i “nostri eroi” potremmo continuare a portarceli in tribunale, come se niente avessero fatto per liberarci dal Coronavirus!

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