Lo Stato puntuale a riscuotere, molto meno a dare!

A seguito dei drammatici fatti dovuti all’alluvione che ha colpito la Liguria e che da circa una settimana fa vivere nel panico tutta la Penisola, la prefettura di Genova si è sentita in dovere di decretare lo slittamento del pagamento delle cartelle esattoriali la cui scadenza era prevista per il 13 ottobre. Saggia decisione, se non fosse che il differimento previsto è stato di appena 24 ore “salvo – si legge nella nota della prefettura – ulteriori comunicati di Allerta 2. In questo caso – prosegue – saranno assunte ulteriori decisioni”. Il documento di rinvio firmato dal Prefetto di Genova ha scatenato le ire dei tanti utenti, genovesi e non, che trovano alquanto “triste” il tempismo con cui lo Stato si preoccupa di riscuotere piuttosto che di collaborare concedendo più tempo ai cittadini intenti a tirare fuori dal fango le proprie case, azione decisamente prioritaria, perlomeno in queste circostanze, rispetto ai pagamenti ad Equitalia. Lo Stato italiano è “puntuale” e “preciso” quando si tratta di riscuotere tasse e balzelli,
molto meno quando invece è chiamato a restituire i 60 miliardi di debiti della PA alle imprese nel rispetto delle sue leggi e delle istanze democratiche dei cittadini o come quando, vedasi la tragedia di Genova, si è trattato di dare l’allerta meteo e di mettere in sicurezza il territorio, sebbene non si fosse trattato di una sorpresa e già tre anni fa la stessa area geografica fosse stata scenario della stessa tragedia.

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