La tiroide è la padrona dell’umore.

di Redazione. La tiroide, una piccola ghiandola a forma di farfalla posizionata alla base del collo, è la cabina di regia della nostra salute e gli ultimissimi studi confermano il legame con malattie cardiache, fertilità e anche umore.

In occasione della settimana mondiale della tiroide – che si è aperta lunedì scorso, 20 maggio – gli endocrinologi italiani affiliati alla Società Europea di Endocrinologia hanno deciso di concentrare l’attenzione della popolazione sui controlli e in particolare sulle forme sub-cliniche, ossia quelle in cui i valori non indicano una malattia ma che presentano alterazioni lievi capaci di creare problemi e che per questo devono essere tenute sotto controllo.

La prevenzione. Per monitorare le forme sub-cliniche è necessaria una sensibilità particolare anche perché alcuni (circa il 5%) sono destinati a trasformarsi in ipotiroidismo entro un anno. Sono bandiere rosse che sventolano ma che spesso sono ignorate anche a causa di un dibattito acceso sull’opportunità di trattamento” spiega la Società Europea di Endocrinologia. Alterazioni ai limiti della norma si riscontrano nel 5-10% della popolazione.

Il cuore è un bersaglio tipico delle alterazioni tiroidee: un eccesso di ormoni determinano un aumento del ritmo cardiaco, ed è oggi riconosciuto come fattore di rischio per la Fibrillazione Atriale,in cui il rischio che placche aterosclerotiche possano staccarsi dai vasi e raggiungere il cervello provocando un ictus è più elevato. Sono molti gli studi recentissimi, che confermano il legame fra tiroide e cuore: ipertensione, arterie ostruite, rischio di angina.

Il ruolo della tiroide nella fertilità femminile è spesso sottovalutato. Questo porta talvolta ad un allungamento dei tempi della diagnosi di ipotiroidismo e a ricorrere a tecniche di fecondazione assistita che non sarebbero necessarie. I diversi disturbi tiroidei interessano una donna su 10 ma il 60% non è consapevole di avere un problema e quindi non riceve un trattamento adeguato.

Il ruolo della tiroide nell’umore. Uno studio italiano aveva quantificato nel 63,5% la prevalenza di sintomi depressivi nei pazienti con ipotiroidismo e osservato che la terapia sostitutiva non sempre è sufficiente a ottenere una totale remissione dei disturbi dell’umore. Disforia, ansia, irritabilità, labilità emotiva e compromissione della concentrazione costituiscono i classici sintomi neuropsichiatrici che si verificano nell’ipertiroidismo o nella tireotossicosi. Tuttavia, i pazienti anziani possono presentarsi in uno stato che imita un disturbo depressivo con apatia, letargia e pseudodemenza. Disturbi d’ansia sono stati riscontrati in circa il 60% dei pazienti ipertiroidei, mentre i disturbi depressivi si sono verificati nel 31-69%.

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