Piange il carrello della spesa: si spende di più per mangiare meno!

I prezzi aumentano di giorno in giorno, ma gli stipendi non crescono da decenni. E se fino a qualche anno fa con 100 euro si riusciva a riempire il carrello della spesa, adesso con lo stesso importo il carrello resta mezzo vuoto!

Secondo Coldiretti gli italiani, almeno quelli che campano di stipendio e di pensione, hanno speso quasi 4 miliardi in più per mangiare, ma a causa del caro prezzi hanno dovuto tagliare le quantità acquistate.

La stima è stata effettuata sulla base dei dati Istat sull’andamento dell’inflazione a giugno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, che segnalano un aumento dell’11,2 % dei prezzi dei prodotti alimentari, superiore al dato medio dell’inflazione che è scesa al 6,4%.

Sempre secondo Coldiretti, le famiglie italiane tagliano gli acquisti e vanno a caccia dei prezzi più bassi anche facendo lo slalom tra i prodotti in ‘offerta’ nel punto vendita, cambiando negozio, supermercato o discount alla ricerca di promozioni per i diversi prodotti.

Se per lo zucchero, che fa registrare il maggior incremento dei prezzi (+46.6%), a pesare è la drammatica dipendenza dalle importazioni dall’estero, da dove viene oltre l’80% di quello consumato in Italia, in altri settori incide è la speculazione.

Nel caso del riso, che ha fatto registrare un aumento del 32,4% dei prezzi al consumo, gli agricoltori denunciano una “vera e propria speculazione con un insostenibile crollo delle quotazioni nelle campagne” che ha costretto la Coldiretti a disertare le borse merci in segno di protesta. A fronte dell’esplosione dei costi di produzione sono stati persi quasi 8mila ettari di riso in Italia, dove si coltivano quest’anno appena 211mila ettari, ai minimi da trenta anni.

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