Esondazione a Savona del torrente Letimbro: si poteva evitare?

di Attilio Runello. In questi giorni in Liguria imperversa il maltempo. Alcuni torrenti nel savonese sono esondati. In particolare il Letimbro, un torrente che attraversa la città e sfocia al mare.
Il torrente ha una lunghezza di circa venti chilometri e nasce vicino al comune di Altare, nel savonese, a trecento metri sul livello del mare.
Il torrente lungo il percorso ha diversi affluenti minori.
Nel 1992 era esondato lasciando disastri e un triste ricordo.
Nel 2016 il torrente si era ingrossato notevolmente, ma senza esondare.

Era oggetto di un attento studio che prevedeva diversi lavori in una serie di punti del percorso dichiarati a rischio inondazione.

L’anno scorso in ottobre ne erano stati fatti alcuni di pulizia dell’alveo.

Sembra che in questi giorni siano caduti oltre 400 ml di acqua, quando anche nei mesi più piovosi, quelli autunnali, non supera il 160 ml.
Il torrente per Savona per dieci mesi all’anno è fonte di acqua potabile.
Inoltre vi si scarica il sistema fognario ma gli scarichi passano prima attraverso un depuratore.
Mancano i bacini di laminazione che servono a monte per contenere grandi quantità di acqua. Si possono realizzare anche serbatoi di piena, casse di espansione, laghetti collinari, canali scolmatori.
Sono almeno 93 le esondazioni e gli allagamenti nel savonese documentati.
Quelli più disastrosi sono stati nel 1900 in settembre, nel 1920 in giugno. Ma si ha traccia di esondazioni sin dal 1654.
Le conseguenze delle esondazioni risultano più gravi anche per l’eccessiva urbanizzazione e dai dati non sembrano essere un evento dovuto a fenomeni climatici che non ci fossero nei secoli precedenti.
Savona inoltre era anche soggetta di mareggiate e molti lavori sono stati fatti per bloccarle. L’ultima è del 2000.
La città ha circa cinquanta mila abitanti e la provincia ne ha oltre duecentosessanta mila, con una decina di torrenti da tenere sotto controllo.

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1 Response

  1. Flavio Ezio ha detto:

    In ITALIA, da sempre manca un PIANO IDROGEOLOGICO NAZIONALE ma alla politica la questione non interessa.

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