Pandora Papers, i paradisi fiscali dove vip e politici nascondono le loro ricchezze.
Si chiama “Pandora Papers”, l’ultima inchiesta giornalistica internazionale, coordinata dall’International Consortium of Investigative Journalists (Icij), destinata a scoperchiare, appunto, un vero e proprio “vaso di Pandora”!
Sono, infatti, numerosi i politici e i vip coinvolti nell’inchiesta Pandora papers sulle ricchezze nascoste nei paradisi fiscali. I risultati dell’inchiesta sono il frutto del lavoro collettivo di oltre 600 giornalisti di 150 testate internazionali da 117 diverse nazioni – tra cui l’Espresso in esclusiva per l’Italia – che, per oltre due anni, hanno lavorato insieme, scambiandosi documenti, fotografie e contatti, su una piattaforma informatica messa a punto dal consorzio.
Dall’indagine emergono 35 nomi di attuali o ex leader politici mondiali e oltre 300 nomi di imprenditori e supervip.
L’inchiesta fotografa le cassaforti segrete di leader mondiali, vip e miliardari del Pianeta nascoste nei paradisi fiscali:
Il Re di Giordania Abdullah, avrebbe usato varie società fantasma per acquistare per oltre 100 milioni di dollari proprietà di lusso a Malibu, in California, a Londra e a Washington.
Il Presidente del Kenya Uhuru Kenyatta e alcuni dei suoi stretti familiari avrebbero creato diverse entità offshore per nascondere denaro e beni immobiliari per oltre 30 milioni di dollari.
L’ex Premier britannico Tony Blair e sua moglie Cheire che avrebbero risparmiato centinaia di migliaia di sterline in tasse sulla proprietà con l’acquisto di un edificio per uffici a Londra tramite una società offshore.
Dall’inchiesta spuntano anche nomi della cerchia più ristretta del presidente russo, Vladimir Putin, il cui nome, però, non compare mai.
E compaiono anche tanti volti noti: dal cantante spagnolo Julio Iglesias, l’ex top model tedesca Claudia Schiffer e la cantante Shakira. C’è anche il boss Raffaele Amato: ‘o Lello’, arrestato nel 2005.
I Pandora Papers svelano le ricchezze offshore dell’allenatore della Nazionale Roberto Mancini e del capo delegazione degli azzurri a Euro 2020 Gianluca Vialli.
È quanto rende noto L’Espresso sul suo sito, sulla base dei dati dell’archivio segreto svelato dall’inchiesta giornalistica internazionale del consorzio Icij.
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