Vietato fumare al volante. Multe e patente sospesa.
ad accezione di quelli privati non aperti ad utenti o al pubblico e quelli riservati ai fumatori e come tali contrassegnati. Un divieto esteso in seguito anche alle aree all’aperto di pertinenza delle istituzioni del sistema educativo di istruzione e di formazione ed anche alle pertinenze esterne delle strutture universitarie ospedaliere, presidi ospedalieri e IRCCS pediatrici e alle pertinenze esterne dei reparti di ginecologia e ostetricia, neonatologia e pediatria delle strutture universitarie ospedaliere e dei presidi ospedalieri e degli IRCCS. Ancora, il divieto di fumo è stato esteso anche ai conducenti di autoveicoli, in sosta o in movimento, e ai passeggeri a bordo degli stessi in presenza di minori e di donne in stato di gravidanza. La legge stabilisce che i trasgressori delle disposizioni summenzionate sono soggetti alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 25 a euro 250; la misura della sanzione è raddoppiata qualora la violazione sia commessa in presenza di una donna in evidente stato di gravidanza o in presenza di lattanti o bambini fino a dodici anni, potendo raggiungere anche i 500 euro. Il Ministero della Salute (circolare del 4/2/2016) ha chiarito che il divieto ha la finalità di tutelare i minori e il nascituro dal fumo passivo. In particolare, “si intende evitare che il minore di anni diciotto o la donna in stato di gravidanza, in un ambiente ristretto quale è l’autoveicolo, respirino il fumo consumato da altri (sia il fumo prodotto dalla combustione della sigaretta, sia quello che è stato prima inalato e successivamente espirato dai fumatori)”. Tuttavia, l’inasprimento delle sanzioni per chi fuma alla guida potrebbe non fermarsi qui. Nel 2015 è stato presentato un disegno di legge che mira a introdurre il divieto di fumo al volante, equiparandolo all’uso del cellulare e proponendo le stesse sanzioni. Il disegno di legge sottolinea come accendere una sigaretta mentre si è alla guida provochi una diminuzione del proprio livello di attenzione, con conseguente aumento delle probabilità di provocare un incidente anche a causa, si aggiunge, del fatto che l’aria dell’abitacolo può diventare irrespirabile incidendo sulla reattività del guidatore senza che egli se ne avveda. Per i firmatari, fumare mentre si guida determinerebbe una situazione equiparabile a quanto accade in caso di uso di apparecchi radiotelefonici mentre si è al volante, e per questo il comportamento dovrebbe essere punibile ex art. 173 del Codice della Strada. Se la proposta venisse accolta, chi fuma in auto rischierebbe di incorrere in una sanzione da 160 a 646 euro, nonché alla sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da uno a tre mesi, qualora lo stesso soggetto compia un’ulteriore violazione nel corso di un biennio. Nonostante la proposta sia attualmente in stallo, nelle more dell’iter legislativo, l’art. 173-bis da aggiungere all’esistente divieto previsto dal Codice della Strada, destinato a vietare il fumo durante la marcia, potrebbe anche divenire realtà nei prossimi anni.
Gli italiani attendono i sindacati al varco: i futuri rinnovi contrattuali, la riforma delle pensioni. Non sapevo che queste cose…
In ITALIA siamo di fatto una MONARCHIA cara da mantenere e che rende pochino.
TUTTI, TUTTI, TUTTI in Italia tanto pagano i fessi di Italiani
QUALCUNO ha chiesto di rivedere il cambio LIRA \ EURO?
IO vedo auto, auto, auto, auto. Vedo che si spende per sigarette, giochi,...Ci sarà povertà ma quello che vedo è…