Stipendi d’oro. Etica di ca…rtone!

Pellè, attaccante azzurro, non vuole dare “il cinque” all’allenatore perché non gradisce la sostituzione nel corso della partita Italia-Spagna, e viene “cacciato” dalla Nazionale di calcio. Per la Figc, il massimo organo calcistico, è un “atto irriguardoso”: in Nazionale ci sono valori e comportamenti da condividere e rispettare. “Far parte della Nazionale comporta, infatti, la condivisione di valori e l’assunzione di atteggiamenti consoni alla maglia azzurra, a cominciare dal rispetto nei confronti dello staff, dei compagni di squadra e dei tifosi. Il calciatore farà ritorno oggi nel proprio club di appartenenza”.
Pollari, generale in pensione e Consigliere di Stato in carica, non vuole stare sotto il tetto dei 240mila euro,
raggiunto con la sola pensione: di fare il Consigliere ‘a gratis’ non ci pensa proprio, perciò presenta ricorso “…sul rilevantissimo sacrificio delle aspettative economiche” subito dall’applicazione del “tetto” fissato per gli alti dirigenti della pubblica amministrazione. Per sapere se il generale vincerà la sua “battaglia” occorrerà aspettare la sentenza della Consulta, che dovrà dire se è legittima la cancellazione della sua retribuzione di consigliere di Stato, dacché la sua pensione raggiunge già il limite dei 240 mila euro.
Nel Paese dove la pedata è doro al pari di certi stipendi, ma l’etica è di ca…rtone, e la maggior parte della popolazione non sa come arrivare a fine mese, è ‘populismo’ sperare in una sentenza alla Pellè anche per il ‘povero’ generale?

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