Renzi: “Gli Stati Uniti d’Europa per far uscire l’Europa dall’irrilevanza”.

di Matteo Renzi. Più c’è caos nel mondo, più c’è bisogno che l’Europa si scrolli la polvere di dosso. Lo ha detto Mario Draghi in modo molto incisivo.
Lo diciamo noi che abbiamo il coraggio di mettere in secondo piano gli interessi dei singoli per lanciare un grande messaggio per le europee: la lista STATI UNITI D’EUROPA.
L’idea stessa che sia in campo una idea così forte mentre Salvini rivendica il sovranismo e Conte si conferma la solita banderuola è la dimostrazione di quanto sia ambiziosa la nostra sfida: stiamo cercando di far uscire l’Europa dall’irrilevanza.
Perché oggi l’Europa non tocca palla né sulla geopolitica, né sulle sfide economiche del futuro.

Oggi sono tutti draghiani. E la cosa mi fa piacere. Non c’era lo stesso clima quando nel gennaio 2021 decidemmo di aprire la crisi per mandare a casa Giuseppe Conte. Allora ci definivano irresponsabili. Oggi qualcuno ha capito che irresponsabile sarebbe stato continuare a far finta di nulla come del resto chiedeva il 90% della classe dirigente del Paese.

Avere il coraggio di andare controcorrente. E in un tempo in cui la paura porta in tanti a rinchiudersi nei propri confini e mandare messaggi sovranisti, l’idea della lista STATI UNITI D’EUROPA è l’unica vera novità delle prossime europee.

Ci vuole serietà per affrontare la sfida europea.
La prima forma di serietà è non prendere in giro i cittadini.
SE TI CANDIDI IN EUROPA, POI VAI IN EUROPA.
L’idea che qualcuno – come Meloni o Schlein, ad esempio – possa candidarsi per misurare il proprio gradimento e poi non vada a lavorare a Bruxelles tradisce l’impianto di chi non è minimamente interessato alle elezioni europee e vive la politica europea solo come proprio sondaggio di gradimento.
La lista STATI UNITI D’EUROPA chiede serietà, offre serietà.
Se volete votare per il futuro dell’Europa, noi ci siamo.
Se volete votare per accontentare le ambizioni personali, fate pure, non siamo noi. Ma non è serio così. E lo sappiamo.

STATI UNITI D’EUROPA nasce dalla proposta fatta da Più Europa a tante forze politiche nelle scorse settimane: per noi di Italia Viva è stato naturale aderire. Vogliamo togliere il diritto di veto nelle istituzioni europee, figuriamoci se possiamo vivere di veti in Italia. E poi con il caos globale bisogna volare alto, non stare dietro a chi concepisce la politica come rissa di condominio.
Non a caso avevo lanciato il tema degli Stati Uniti d’Europa nel novembre scorso da Maastricht.
Qui c’è un video di 45 minuti nel quale racconto la nostra idea di Europa parlando dal Palazzo in cui era stato firmato il Trattato.
Non vi chiedo di sorbirvi 45 minuti di YouTube su questi temi. Ma quando leggete sui social che qualcuno ci accusa di non avere idee, beh, segnalategli questo video. O comunque le prese di posizione sulla politica estera. E vediamo chi è che non ha idee.
Elezione diretta del Presidente della Commissione, superamento del diritto di veto per evitare che l’Europa dipenda dagli Orban di turno, Commissione a 18-20 membri, difesa comune ed esercito europeo ma insieme a una seria politica estera, scommessa sull’identità culturale come chiave per aprirsi al mondo e non per chiudersi nel sovranismo, libero commercio, scelta per la sostenibilità ambientale non ideologica, sostegno alle famiglie e alle piccole e medie imprese, nuove infrastrutture, intelligenza artificiale e autosufficienza energetica.
La proposta degli STATI UNITI D’EUROPA nasce dai contenuti condivisi sul futuro.
Domani ne parleremo a Roma, assieme ad Emma Bonino e ad alcuni candidati alle 11:00 presso La Lanterna in Via Tomacelli 157. Tra gli altri sono contento che sia in prima fila con noi l’avvocato Gian Domenico Caiazza, alfiere del garantismo di questo Paese: perché uno dei grandi temi che caratterizza la nostra lista è quello di affermare la battaglia per una giustizia giusta. La battaglia contro il giustizialismo portata avanti dai grillini di ieri e di oggi è la nostra battaglia. E il fatto che Caiazza abbia scelto di metterci la faccia è un grande segnale.

Quando saranno noti tutti i candidati vi accorgerete che davvero la lista STATI UNITI D’EUROPA ha le carte in regola per fare la differenza.
E se avremo qualche parlamentare europeo capace, chissà che non ci riesca un miracolo bis come nel 2021. Staremo a vedere.

Italia Viva partecipa alla lista con generosità.
Domenica mattina ci vedremo per l’assemblea nazionale online. Io parlerò dal Saloncino del Teatro della Pergola a Firenze, alle 10:00.
Vi racconterò perché penso che in politica la generosità paghi sempre. Non sul breve periodo, lo so. Ma il tempo prima o poi ti dà ragione. Lo stiamo vedendo in tanti settori, continueremo a farlo. E pertanto Italia Viva – che è il partito politico più forte della coalizione STATI UNITI D’EUROPA – non mette paletti o pretende riconoscimenti: Italia Viva fa politica mettendo candidati di altissimo livello. Candidati che se eletti in Europa faranno la differenza. Oggi abbiamo due parlamentari europei (Danti e Gozi) e io sono convinto che tra due mesi avremo raddoppiato la nostra presenza in Europa.

Abbiamo però molto bisogno di voi.
– Dal punto di vista economico lunedì parte la nuova campagna di affissione, abbiamo noleggiato un camper come nel 2012, stiamo organizzando una capillare presenza ai seggi: chi può darci una mano economica, lo faccia. I contributi da 10€, 100€, 1000€ possono fare la differenza. Questo è il link.
– Serve la rete social (cresce molto Youtube, fatto interessante. Ma anche Instagram vede tanti video diventare virali) e serve soprattutto che chi può usi il canale WhatsApp e quello Telegram. L’utilizzo di WhatsApp è il più efficace, come dimostrano molte campagne elettorali a cominciare da quella della più popolosa democrazia al mondo, l’India. Sarà molto utile anche il mio nuovo canale broadcast su Instagram, chi vuole può iscriversi qui. Vi prego di iscrivervi ai canali e soprattutto far girare il materiale che ritenete più interessante agli amici.

Pensierino della sera

Il PNRR sta diventando un indecoroso marchettificio. Dirò la mia su questo martedì 23 aprile intervenendo in Aula al Senato. È uno scandalo – ad esempio – che coi soldi del PNRR si dia uno stipendio al CNEL. Dovevamo rilanciare l’Italia, non dare uno stipendio a Brunetta. Ma non c’è solo Brunetta che vuole guadagnare quanto il Presidente della Repubblica, il massimo di legge. Ci sono tante altre scelte assurde. Che tristezza tutti questi sprechi, che tristezza. Io al solito ci metterò la faccia per denunciare uno scandalo di cui la responsabilità è tutta da attribuire a Giorgia Meloni e a questa maggioranza indecorosa.

Un sorriso

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