Spezzeremo le reni all’Europa!?

di Adolfo Treggiari. Il “bullo di Firenze”, come è stato autorevolmente definito, ha deciso di mettere l’elmetto e di dichiarare guerra all’Europa. Dichiarazioni di fuoco, minacce e ricatti, qualcuno parla di truppe italiane in marcia verso Bruxelles. Ma gli alti membri della UE tacciono, la Commissione non si scompone, in pratica nessuno se lo fila. Perché? Ma perché da quelle parti ormai lo conoscono, lo hanno inquadrato, capiscono benissimo che è solo un bluff, una sceneggiata dettata dal momento politico che attraversa l’Italia. È’ quello che capiscono anche i cittadini italiani ormai arcistufi dei trucchetti del ‘Bomba’. Vuole vincere il referendum ad ogni costo, e attaccare l’Europa oggi porta voti. Vero, ma solo se si fa sul serio, se ai tavoli dei negoziati si pongono questioni serie, se si ricercano le alleanze possibili, se si persegue un interesse non solo nazionale. Ma tutto ciò non è nelle corde del presidente del consiglio italiano che alterna gli atteggiamenti da ‘amico’ e ‘piacione’ alle petulanti richieste di flessibilità. Poi, visto che non gli danno retta, batte i piedi per terra e fa i capricci. Non è una cosa seria, lo sanno tutti. Il 4 di dicembre la musica cambierà di nuovo, in un senso o nell’altro. Quel che è certo è che alla celebrazione di primavera a Roma per l’anniversario della firma dei trattati istitutivi dell’Europa unita si tornerà a ‘baci e abbracci’ come se nulla fosse. È la politica, quella loro.

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