Il talento dei mediocri.

di Yvan Rettore. Una volta per diventare qualcuno e avere successo bisognava davvero sudarsela e fare sacrifici a volte sovrumani per riuscirci.

Oggi invece basta avere un po’ di quattrini e il gioco è fatto.

Come?

E’ sufficiente affidarsi ad un’agenzia pubblicitaria con esperti di comunicazione.

Il compito di questi ultimi sarà quello di “creare” un personaggio ad hoc che possa corrispondere alle esigenze del mercato e quindi essere vendibile.

Prendiamo il caso di una persona che intende emergere come scrittore, saggista e opinionista.

La prima tappa sarà di lavorare prima di tutto sulla sua apparenza esterna, cercando di renderlo interessante in modo istintivo al pubblico che si intende colpire.

Successivamente gli si fornirà una descrizione esistenziale e caratteriale che possa creare una certa empatia nei confronti dei futuri fans che andrà a fare da corollario fondamentale all’immagine che si intende veicolare.

Si renderanno quindi visibili certi elementi salienti del passato del protagonista, determinate attività e incontri significativi capaci di destare interesse e curiosità.

Quelli che non vanno in tale direzione (ovvero quelli che potrebbero ledere l’immagine che si intende diffondere) dovranno essere e rimanere saldamente rinchiusi nei classici “scheletri nell’armadio”.

Una volta compiuto questo passo, si procederà alla programmazione di azioni che determineranno il ruolo che dovrà avere il personaggio che si intende creare.

Nel caso presente, per farlo diventare uno scrittore o saggista di successo, verrà assoldato un writer che avrà per compito di scrivere nel perfetto anonimato un libro (che poi si farà credere essere stato scritto esclusivamente dal cliente) in linea coi pensieri e l’immagine del protagonista del progetto comunicativo.

Poi si realizzeranno siti, filmati e immagini che andranno ad inondare i social in cui saranno stati preventivamente creati diversi profili e pagine di quest’ultimo.

Ovviamente non basterà per renderlo ancora popolare e quindi appetibile sul mercato.

Allora l’agenzia incaricata procederà all’acquisto di pacchetti di migliaia (per non dire decine di migliaia) di seguaci (più noti col termine di “follower) in modo da rendere sempre più visibile l’immagine del proprio cliente.

Sul piano strettamente editoriale, il protagonista del progetto comprerà in modo occulto diverse decine di migliaia di copie del libro scritto, affinché schizzi in alto nelle classifiche delle opere più vendute, facendo credere che effettivamente si tratta di un bestseller.

A quel punto, il personaggio è creato e si dovrà soltanto procedere ulteriormente investendo in diverse presentazioni del libro nelle librerie, nei salotti bene sparsi in varie località del Paese e ovviamente con apparizioni sempre più assidue sia nella stampa scritta che nelle trasmissioni radiotelevisive.

Fantasie quelle che ho scritto?!

Pensate bene a quanti personaggi oggi fanno clamore per qualche tempo e poi vengono improvvisamente relegati nell’anonimato.

Ragazzini che si ergono ad esperti di materie complesse che richiedono anni diversi lustri di studi, ricerche e approfondimenti, individui che sfruttano determinate situazioni esistenziali per ricavarne profitti basati unicamente sull’immagine, pseudoartisti che sfondano soltanto perché raccomandati dalle persone giuste al momento giusto e via discorrendo.

La nostra società è ormai invasa da simili soggetti del tutto effimeri e mediocri che vengono esaltati dal Mainstream, ma che non hanno assolutamente spessore né intellettuale, né artistico.

Tutta apparenza, fuffa e nient’altro!

Detto questo appare evidente quanto scontato che chi ha veramente talento, riuscirà comunque a ripetersi e non avrà mai bisogno di ricorrere a simili squallidi sotterfugi.

E poco importa se non avrà successo subito perché il tempo è sempre galantuomo e prima o poi le sue indubbie qualità verranno a galla e riconosciute dai più.

E destinate a rimanere impresse nella memoria evolutiva del pensiero umano nei secoli.

Quelli che invece avranno speculato su un talento di fatto inesistente, rimarranno confinati nella memoria del tempo in cui sono stati effimeri protagonisti di una breve stagione di notorietà e le loro opere sì e no che potranno poi essere acquistate per pochi spiccioli in un qualsiasi mercatino dell’usato.

Uno scrittore, un artista, un uomo o una donna di talento vale per le idee e i pensieri che diffonde attraverso le sue opere (e non di altri) e non per ridursi alla bassezza di diventare egli stesso un prodotto da vendere sul mercato per poter affermare di essere qualcuno in questa vita.

Fonte: https://yvanrettore.blogspot.com

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2 Responses

  1. Vale Rm ha detto:

    Purtroppo abbiamo una classe dirigente a dire poco inadeguata e non è solo un proverbio il dire che il pesce puzza sempre dalla testa!

  2. Bea'70 ha detto:

    I mediocri, gli incompetenti e gli idioti avranno sempre un ruolo di primo piano nella classe dirigente di questo paese perchè sono manovrabile come meglio conviene al ‘sistema’!

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