Riparte, ‘senza soldi’, la trattativa governo-sindacati sulla riforma delle pensioni.

Dopo una lunga e inspiegabile sosta, dovrebbe finalmente ripartire il confronto sulle pensioni tra governo e sindacati, e la speranza di tutti i lavoratori è che quel tavolo porti a qualcosa di meglio della controversa riforma Fornero dell’allora governo Monti, un esecutivo solo lacrime e sangue per i ‘soliti fessi’.

La strada appare in salita perchè, come al solito, i soldi ci sono per tutti, ma non per lavoratori e pensionati che da decenni attendono rinnovi contrattuali e rivalutazioni delle pensioni adeguati al costo reale della vita ed una riforma della previdenza che consenta loro di uscire dal mondo del lavoro sulle proprie gambe e non in posizione ‘orizzontale’ !

Ma tornando al cantiere della riforma previdenziale, sempre in corso d’opera, scaduta ‘Quota 103’ (62 anni più 41 di contribuzione), c’è il serio pericolo di tornare alla legge Fornero: in pensione con 67 anni e almeno 20 di contributi, oppure con 42 anni e 10 mesi di contributi a prescindere dall’età.

Punto di mediazione avrebbe potuto essere ‘Quota 41’ (uscita a partire da 62 anni oppure con 41 anni di contributi a prescindere dall’età anagrafica). Ma la misura, che era stata presa in considerazione dal governo, è sparita dal Documento di economia e finanza (Def), il motivo è sempre lo stesso: troppo onerosa e i soldi non ci sono!

Dunque non sarà facile trovare una via di uscita, tanto che una delle ipotesi potrebbe essere quella della riconferma almeno per un anno di ‘Quota 103’, introdotta dal precedente esecutivo e più sostenibile da un punto di vista delle risorse.

Sul tavolo, poi, anche il destino di ‘Opzione Donna’, grazie alla quale alcune categorie di lavoratrici hanno la facoltà di ritirarsi con 60 anni di età e almeno 35 anni di contributi. Anche questa norma scade alla fine del 2023.

L’auspicio di tutti lavoratori è che si arrivi a siglare una riforma previdenziale con un tetto massimo di 65 anni di età anagrafica e con un ricalcolo dei contributi che garantisca un assegno che garantisca lo stesso tenore di vita dell’ultima busta paga percepita!

You may also like...

3 Responses

  1. Torquato ha detto:

    Questo governo aveva promesso l’abolizione della legge fornero. E’ passato quasi un anno che Giorgia Meloni è premier ma la fornero sta ancora lì al suo posto, mentre gli italiani aspattano una pensione giusta e dignitosa!

  2. SPQR ha detto:

    I $$$$$$ per le armi all’UCRAINA e pe le pensioni d’oro di ex Presidenti della Repubblica ecc. ci sono sempre.
    mentre i soldi per i Cittadini MAI!

  3. E.S. ha detto:

    Allungano la speranza di vita, quando invece la gente non arriva più a campare così a lungo quanto i nostri genitori: vogliono farci schiattare prima della pensione, ma noi “RESISTIAMO”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *