L’economia italiana è ferma al 2000.

L’Italia è ferma nel bel mezzo del tunnel della crisi e in piena recessione. L’economia italiana non accenna a riprendersi e continua a contrarsi anche in quest’ultimo trimestre 2014. Dopo otto mesi di governo Renzi tutto è come, se non peggio di prima! Disoccupazione, debito pubblico, corruzione, evasione fiscale e disagio sociale dicono a chiare lettere e meglio di qualsiasi altro discorso a quali livelli di crescita e di benessere ci abbia sin’ora condotti il governo delle giovani marmotte. Secondo le stime preliminari dell’Istat, il Pil è diminuito dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e dello 0,4% rispetto al terzo trimestre 2013. L’economia era rimasta ferma sullo zero nel primo trimestre 2014 ed era arretrata dello 0,2% nel secondo. Dopo tredici trimestri consecutivi di mancata crescita, cioè con una variazione del Pil negativa o pari a zero, l’economia italiana è “ai livelli del 2000”.
E’ quanto sottolineano i tecnici dell’Istat, mica i soliti gufi, rendendo noti i dati del terzo trimestre. Il Pil acquisito per il 2014, quello che si otterrebbe cioè se nel quarto trimestre si registrasse crescita zero, è pari -0,3%. Risale il Pil della zona euro e dell’Ue dei 28 paesi aderenti all’Unione: nel terzo trimestre cresce rispettivamente di 0,2% e 0,3%, rispetto al +0,1% e +0,2% del trimestre precedente. E’ la stima Eurostat, che per l’Italia conferma il -0,1%, unico Pil negativo assieme a Cipro (-0,4%). Su base annua il Pil della zona euro è salito di 0,8% e quello dell’Ue di 1,3%. Insomma, se tutto va bene, così come Renzi ci aveva promesso… siamo rovinati!

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