“Questi”.

di Maria Pia Caporuscio. Senza vergogna “questi” osano proporre assurdità alla classe lavoratrice, come “l’agevolazione” di mandarli in pensione tre anni prima, dimentichi che si tratta di gente che ha buttato il sangue per quarant’anni. E questa “generosità” gliela fanno pagare trecento euro al mese. Che regalo per chi dopo una vita di lavoro arriva forse, a prendere mille euro e gliene dovrebbe lasciare trecento finché campa. La stessa “agevolazione” dovrebbero provarla anche “questi”! Invece, “questi” intascano migliaia di euro al mese, con quella vergogna che chiamano
vitalizio, ottenuta dopo solo cinque anni (il tempo di una legislatura). Questa rapina (alla faccia degli italiani) si trasforma in una eredità per figli, nipoti e parenti, quando la pensione pagata una vita dal lavoratore muore con lui, o dimezzata per la vedova. Ma non basta perché molti di “questi” prendono per sempre questo bel malloppo, dopo aver partecipato alla cuccagna anche per un solo giorno! Un tempo in Italia esisteva solo una famiglia di regnanti, adesso che la monarchia è morta ne abbiamo più di un milione di scrocconi, da mantenere all’ingrasso in quella oscena mangiatoia. Ma dov’è finito l’orgoglio, la dignità, il coraggio che avevano i giovani italiani quando si gettavano a capo fitto contro i nazisti armati fino ai denti? Cosa stanno facendo alla gioventù che invece di ribellarsi si lascia castrare? Con quale coraggio questa maltrattata gioventù, abbandona la nazione che ha dato loro i natali? Lasciare la propria Terra in mano a “questi” che le succhieranno il sangue fino ad ucciderla, non è solo un feroce colpo al cuore per chi resta, ma anche una vittoria per… “questi”.

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