Migranti africani al confine con la Finlandia

di Attilio Runello. La Finlandia chiuderà  tutti i valichi di frontiera con la Russia. Il primo ministro finlandese, Petteri Orpo, ha confermato la chiusura del valico di frontiera più settentrionale, il Raja–Jooseppi, che si trova nella regione di Muramansk nell‘Artico. L’ultimo finora rimasto a collegare il Paese con la Russia.

Il governo finlandese sta cercando di fermare il flusso di richiedenti asilo verso il Paese nordico. In passato Helsinki lo ha definito come un “attacco ibrido sistematico” organizzato da Mosca per destabilizzare i membri dell’Alleanza atlantica.

Il fenomeno è iniziato lo scorso agosto quando la Finlandia era già entrata nella Nato. Dallo scorso agosto la Finlandia ha accolto circa 900 richiedenti asilo provenienti da Kenya, Marocco, Pakistan, Somalia, Siria e Yemen, di cui 60 sono arrivati negli ultimi tre giorni proprio tramite il valico di Raja–Jooseppi.

“La Finlandia sta proteggendo il confine più estremo dell’Unione europea e quello della Nato. Non consentiremo a questo fenomeno di proseguire”, ha detto Orpo ai giornalisti. Ad aprile, dopo l’ingresso della Finlandia come 31esimo membro della Nato, Mosca aveva minacciato Helsinki di attivare “contromisure in termini tattici e strategici”, per proteggersi da quello che considera “un attacco alla sicurezza nazionale” russa.

Il ministro degli Interni finlandese, Mari Rantanen, ha spiegato  che la chiusura entrerà in vigore nella notte tra martedì 28 e mercoledì 29 novembre e durerà per due settimane, fino al 13 dicembre. In questo periodo saranno interrotti tutti gli spostamenti di persone e rimarrà attivo solo il traffico merci tra i due Paesi. Secondo il diritto internazionale Helsinki è obbligata a disporre di metodi per accogliere i migranti in cerca di asilo. La chiusura di tutti i valichi di frontiera al confine della Russia  può essere giustificata solamente in circostanze straordinarie.

Il fenomeno ricorda il flusso di emigranti asiatici che la Polonia un anno fa respinse con decisione al confine con la Bielorussia

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