Meglio dormire con o senza slip?

di Giusy Valente. Soli o in compagnia, dormire nudi è decisamente piacevole. Ma chi pensa che per dormire nudi sia sufficiente spogliarsi e infilarsi sotto le lenzuola sbaglia di grosso. Andare a letto completamente nudi rinunciando non solo a camicioni, sottane o comodi pigiamoni, ma addirittura a slip, boxer e perizoma è ovviamente facile, ma “dormire nudi” potrebbe essere inizialmente un pò più complicato del previsto. Non perché ci sia qualcosa di innaturale, ma per una semplice questione di abitudine, che dipende da che cosa si è “abituati” ad indossare quando si va a dormire. Personalmente ho sempre dormito in pigiama, lungo d’inverno e corto d’estate, e con l’intimo sotto: slip sempre, e d’inverno anche una maglietta.
Quando per la prima volta ho provato a dormire nuda, infilandomi nel letto senza niente addosso ho provato una sensazione di benessere e libertà… bello, molto bello, peccato però che non riuscivo proprio a prendere sonno, e così per non passare la notte in bianco dopo un paio d’ore ho rinunciato e ho infilato di corsa mutande e pigiama, addormentandomi poco dopo. Riprovando altre volte, stessa storia. Evidentemente mi sentivo bene. Sentire il fruscio delle lenzuola contro il proprio corpo nudo è meraviglioso, ma il benessere che provavo, e la relativa sensazione di libertà sia psicologia che fisica, dato che alcune parti del mio corpo sperimentavano una libertà mai provata, e che si manifestava soprattutto girandomi nel letto, erano troppo intensi e mi impedivano di abbandonarmi al sonno. Ho allora pensato di provare a procedere per gradi. Il primo passo è stato eliminare gli slip! Ho continuato a dormire in pigiama, ma senza niente sotto. Anche in questo caso, le prime volte il sonno risultava un po’ difficoltoso, per quanto mi sentissi decisamente “bene”. I pantaloncini del pigiama sono larghi e lasciano molto più “liberi” rispetto agli slip, per cui provavo comunque un senso di piacere e di maggiore libertà, anche se ridotti rispetto a quando avevo provato nuda. Il sonno risultava un po’ difficoltoso ma non impossibile, per cui ho perseverato e dopo un paio di settimane dormivo benissimo senza slip, e sentendomi decisamente meglio rispetto a quando li portavo. Il passo successivo è stato allora l’eliminazione della parte superiore del pigiama, dormendo a seno nudo con indosso solo i pantaloncini, e a quella condizione mi sono abituata in pochi giorni. A quel punto, era il momento di togliere anche quelli, e di riprovare completamente nuda. L’approccio graduale è stato quello più giusto. E adesso dormo sempre nuda, che meraviglia!

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4 Responses

  1. Valentina'85 ha detto:

    Anche io dormivo nuda, poi quando sono nati Mattia e Sara che s’infilavano nel lettone ho dovuto cambiare abitudini e ho indossato il classico pigiamone!

  2. Valerio ha detto:

    E’ una questione di abitudini, niente di trasgressivo! Del resto come nasciamo? Nudi! E allora?

  3. Chiara ha detto:

    Io dormo nuda da quando mi sono sposata 4 anni fa. Non ho avuto bisogno di procedere per gradi, la prima volta dopo che mi sono sentita libera, mi sono addormentata subito.

  4. Chiara ha detto:

    A parte nei giorni del ciclo che sono giorni che purtroppo obbligano all’uso di mutandoni e assorbente da notte, io dormo nuda. Quando vivevo con i miei genitori, indossavo pigiami lunghi in inverno e corti in estate ma senza biancheria sotto perché mia madre diceva che il pigiama è già una biancheria, non servono reggiseni e mutande. In estate al mare facevo la siesta solo con le mutande e senza reggiseno. Quando mi sono sposata 4 anni fa , ho visto che mio marito dormiva nudo e ho deciso di provare anch’io. È stato così bello che ho deciso di dormire nuda sempre per 12 mesi all’anno salvo ovviamente nei giorni del ciclo.

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