La polveriera Italia.

Se qualcuno si aspetta soluzioni a breve da questi politici e dal governo delle larghe intese – che altro non sa fare che rimandare in autunno i problemi urgenti e gravi del paese, presentandosi al banco di prova come uno scolaretto che a settembre si troverà a riparare italiano, matematica, greco e latino, il che praticamente equivale ad una bocciatura posticipata solo di qualche mese – allora né rimarrà profondamente deluso. Insomma, siamo seduti sopra una polveriera che rischia di esplodere da un momento all’altro e non perché gli italiani pensano di fare la Rivoluzione. Macchè! Rischiamo che tutto salti in aria per il non fare della politica e la nostra distaccata, rassegnata, indifferenza. Bisogna solo aspettare chi, nella maggioranza inciuciona, accenderà la miccia.
Berlusconi, che dovrebbe fare fuoco e fiamme per le arcinote vicende giudiziarie che lo riguardano in prima persona e che dovrebbero indurlo a far saltare il banco, prende tempo, getta acqua sul fuoco, frena i suoi falchi invitandoli addirittura a “concentrarsi per il bene del paese, rendere questa alleanza con la sinistra qualcosa che può essere storico“. Assicura che non farà cadere il governo e rilancia: “a settembre nascerà la nuova Forza Italia”!
Il Pd, che paradossalmente risente più del Pdl delle tensioni della maggioranza innescate dalla vicenda Mediaset, rischia di implodere. Tanto che a Palazzo Madama settanta senatori hanno preso carta e penna per scrivere al segretario Guglielmo Epifani: “Il Pd deve avere uno scatto d’orgoglio, bisogna smetterla di fare autogol“. Ma quale orgoglio c’è da recuperare quandosi sono consumate certe alleanze, scendendo a patti e compromessi con la parte avversa? La partita il Pd l’ha persa quando Bersani ha gettato la spugna ed Enrico Letta è andato a presiedere un governo con i voti del Cavaliere. Quindi autogol in più o in meno il Pd è comunque allo sfascio!
Il Movimento 5 stelle, fa il suo gioco. Getta benzina sul fuoco e annuncia: “Se risulterà che Mediaset non ha la concessione del governo per trasmettere chiederemo che venga oscurata”. In più promettono battaglia sull’ineleggibilità di Berlusconi, su cui il Pd, tanto per restare fedele al suo vecchio cliché che lo vuole sempre diviso ed in eterna lotta con se stesso, appare irrimediabilmente spaccato. E poi il leader dei 5stelle scrive sul suo blog: ” Il Paese è in ostaggio a causa di un condannato per evasione fiscale a quattro anni di carcere in secondo grado. Ieri, per il suo processo, si è fermato per solidarietà persino il Parlamento. Hanno votato a favore gli impiegati del pdl nominati alle Camere dal Padrone e una parte degli impiegati del pdmenoelle nominati per corrispondenza, sempre dallo stesso Padrone. Il Partito Unico dell’Impunità che strepita contro la corruzione e l’evasione e si indigna per il mancato scontrino di un bar, ha per simbolo e Lord protettore (soprattutto di sé stesso) un evasore conclamato. (…) Se Berlusconi evade e può fare strame dell’Italia, allora perché un cittadino dovrebbe pagare le tasse o le cartelle di Equitalia? (…) perché il contribuente dovrebbe svenarsi tra tributi, balzelli e dichiarazioni dei redditi? In uno Stato democratico se impunità deve essere, sia per tutti, se evasione deve essere, sia per ognuno. Il Berlusconi che è in noi deve trovare l’uscita per i paradisi fiscali, il lavoro nero, la ricevuta mai data. Ogni evasore che si rispetti, meglio se totale, deve poter avere l’assistenza gratuita di pdl e pdmenoelle. Telefonare per informazioni a Brunetta o a Franceschini, numero verde di Arcore.”.
Insomma, se tutto va bene, siamo rovinati!

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