La corsa dei grandi alla corte di Pechino.

di Attilio Runello. In questi giorni la presidente dell’Unione Europea Ursula von der Leyen insieme al premier francese Macron si sono recati a Pechino per incontri con il presidente cinese Xi Jingping.

Il tema ufficiale è stata la mediazione cinese fra Russia ed Ucraina per porre fine al conflitto in corso.

Il leader cinese infatti ha appena concluso una mediazione fra Iran ed Arabia Saudita e quindi di presenterebbe come un interlocutore qualificato.

Nei giorni successivi anche Lula si è recato alla corte di Pechino, ufficialmente per lo stesso motivo. Gli incontri sono in corso.

In realtà sembra che Macron abbia portato a casa contratti per le aziende francesi e Lula farà lo stesso per quelle brasiliane.

Non è poi passata inosservata la grande disposizione di mezzi militari cinesi intorno all’isola di Taiwan in concomitanza con questi incontri.

È plausibile l’intenzione cinese di approfittare della delicata situazione in Ucraina in cui i paesi Nato sono indirettamente impegnati per rafforzare sul piano internazionale l’intenzione cinese di – se non occupare – assorbire Taiwan nella propria sfera di influenza.

L’economia cinese, vera e propria locomotiva, dipende in gran parte dalle esportazioni nei paesi occidentali. È proprio il caso di rafforzarla in questo modo?

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