In 4 punti il programma elettorale di Matteo Salvini.

Matteo Salvini, dopo la pausa ferragostana, scalda i muscoli in vista dell’imminente riapertura della campagna elettorale che porterà alle elezioni politiche del 2018 e sulla legge elettorale il leader della Lega Nord è chiaro, come sempre: “Io avrei preferito il maggioritario,
perché penso che la sera del voto si debba sapere chi governerà nei successivi cinque anni. Se maggioritario non sarà, che almeno ci sia un premio alla coalizione a rendere la situazione meno incerta”.
L’appello di Silvio Berlusconi per un centrodestra coerente e inclusivo “per me va benissimo”, dice Salvini, “ma coerenza e Alfano formano un ossimoro insuperabile. Berlusconi ha tutti i soldi per pagarsi i megasondaggi, io i miei li faccio tra la gente comune e dico che il nostro elettorato non accetta più poltronari vecchia maniera come Alfano, Verdini, Cicchitto, Casini, Cuffaro e così via. Il centrodestra è maggioranza nel Paese, ne sono convinto come Berlusconi, ed è giusto essere inclusivi, ma bisogna intercettare persone nuove.
Non raccatto chi è in cerca di posti. Anche perché una vittoria con loro si trasforma il giorno dopo in una sconfitta”. La convergenza con Forza Italia, spiega, potrebbe basarsi “su alcuni punti di programma sui quali sarebbe impossibile non trovare un’intesa. Il primo è la tassa unica al 15% per tutti, una misura che sarebbe certamente in grado di rilanciare la nostra economia. Poi l’introduzione della legittima difesa.
Terzo: l’abolizione dei prefetti, residuato di un modello centralista che non ci interessa più mantenere, anche perché ormai sono degli affittacamere per i clandestini: sull’immigrazione l’unica soluzione è dare pieni poteri ai sindaci”.

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