Il Professore: “Spero nuovo Dpcm non sia tardivo” .

di Redazione. La politica continua a ‘giocare’ il suo ruolo, con il governo che sforna Dpcm manco fossero pagnotte e l’opposizione che ribatte colpo su colpo.

Se l’esecutivo decreta di chiudere, l’opposizione pretende di aprire e – se è vero come è vero che a pensar male si fa peccato, ma quasi sempre ci si azzecca – non ci sembra azzardato ipotizzare che l’opposizione chiederebbe la chiusura qualora Palazzo Chigi decretasse il contrario!

Insomma chi la vuole gialla e chi la vuole rossa, così capita pure che le Regioni dichiarate ‘zona rossa’ alzano gli scudi e la Campania inserita nelle regioni gialle vuole il “rosso” e chiude tutto!

In questa sconsiderata e incosciente bailamme, condita da pareri e interpretazioni di professoroni e tuttologi di ogni dove, l’unica voce autorevole, come più volte scritto su queste pagine, è quella del “Professore”, Massimo Galli responsabile del reparto di malattie infettive dell’ospedale ‘Luigi Sacco’ di Milano, che ne nel merito del nuovo Dpcm è chiaro come sempre:. “spero che non sia un provvedimento tardivo e che non sia preludio a qualcosa di più deciso e ancora più marcato. Non sono contrario, in linea di principio, al fatto che ci possa essere una differenziazione tra le regioni, può avere un senso, dovremmo vedere dei risultati tangibili entro 2-3 settimane, li vedremo non subito ma dopo un consistente numero di giorni perché quello che stiamo sopportando ora è già in cammino, non cancelliamo con un provvedimento le infezioni in corso: è una scommessa a tre settimane. Se in queste tre settimane vediamo un iniziale riduzione del fenomeno, forse non ci siamo giocati il Natale”.
Galli ha ammonito, sostenendo che serve un cambio di mentalità: “Abbiamo già visto un errore colossale: abbiamo fatto un grande sacrificio, c’è stato un massacro economico, poi c’è stata la fine del lockdown e la riapertura. ‘Dobbiamo convivere con il virus’ dicevano i tecnici, ma non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Convivere con il virus non significa fare quello che si faceva prima quando non c’era, vuol dire rispettare un insieme di regole anche molto fastidiose. E’ il caso di fare una programmazione e introiettarla da subito”.

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2 Responses

  1. Nicola Bombacci ha detto:

    Scusate ma mettiamo Galli a premier e tutto si risolve di punto in bianco.
    E’ proprio vero vendere illusioni è un arte dei sessantottini

  2. Daniela Bo ha detto:

    Il Professor Galli l’unico medico che stimo in materia di pandemia: sempre coerente e puntuale, non si lascia trascinare dalle correnti della politica, ma tine sempre dritta la barra!

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