Gli Onorevoli si aumentano lo stipendio!

Per i comuni mortali, che sgobbano dalla mattina alla sera per portare a casa uno stipendio da fame e che – grazie alla legge fornero – devono continuare a tirare avanti la carretta fino a 70 anni, i soldi – per rinnovi contrattuali al passo con il caro prezzi – non ci sono mai, come non ci sono mai neppure per una riforma del sistema previdenziale che preveda un pensionamento dignitoso e possibilmente fruibile da vivi e non da morti, fornero docet.

Ma per lorsignori, che già percepiscono decine di miglia di euro al mese, il pozzo di San Patrizio non è mai a secco: lo stipendio dei capigruppo alla Camera dei deputati diventa più sostanzioso. L’Ufficio di presidenza di Montecitorio ha approvato l’incremento delle indennità, pari a quella già erogata per i presidenti di Commissione, pari a 2.226,92 euro lordi al mese, ossia 1.269,34 euro netti in più al mese.

Un aumento ‘stipendiale’ di 1.269,34 euro netti al mese!
L’equivalente dello stipendio di un lavoratore medio!

È questo l’aumento di stipendio, deciso con la delibera 45/2023, dall’Ufficio di presidenza di Montecitorio, che riguarderà i presidenti dei gruppi parlamentari della Camera dei deputati. L’indennità arriverà anche per i presidenti delle componenti del gruppo Misto, ma sforbiciata della metà.

Ma non è il solo aggiornamento ai regolamenti del Parlamento in termini di retribuzione fatto di recente.

Al Senato, infatti, sono stati ripristinati i vitalizi per gli ex senatori che erano stati eletti prima del 2012. Questi privilegi erano stati tagliati nel 2018, sostituendoli con una pensione contributiva molto più bassa.

Questa decisione era stata già annullata dopo vari ricorsi nel 2020, ma il ripristino vero e proprio dei vitalizi è avvenuto solo il 5 luglio 2023.

A beneficiare di questo ripristino saranno 851 persone che hanno servito in passato come senatori della Repubblica. Inoltre anche 444 familiari di senatori deceduti andranno a ricevere il vitalizio.

 

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7 Responses

  1. MARTELL9999 ha detto:

    Adriano Trevisan è stato dichiarato come il primo morto di coronavirus in Italia a febbraio del 2020. C’è solo un problema. Adriano Trevisan non è morto di coronavirus. I media hanno raccontato una enorme bugia per terrorizzare gli italiani, e il governo Conte ha preso questa bugia e ci ha costruito sopra la falsa emergenza Covid. Sono passati 3 anni e ancora nessuno è finito a processo per una semplice ragione. La magistratura ordinaria è troppo compromessa e corrotta per poter perseguire i responsabili di questa enorme bugia.

  2. Patriot ha detto:

    La villa, Santanchè e i La Russa. Milano è il fronte caldo del governo.
    Il palazzo di giustizia di Milano è il fronte dell’ultimo scontro tra governo e magistratura. Dai vari filoni di indagine sulla ministra Daniela Santanchè, compreso l’affare milionario in Versilia del suo compagno, fino alla vicenda del presunto stupro di cui è accusato Leonardo Apache, il minore tra i figli di Ignazio La Russa.
    L’ultimo segnale arriva dallo staff del presidente del Senato che ha reagito con una nota durissima alle indiscrezioni su una possibile richiesta della procura alla giunta per le autorizzazioni, per acquisire il telefono del figlio di La Russa, cruciale per le indagini ma intestato a una società dello studio legale fondato dal presidente del Senato. E che e quindi potrebbe essere coperto dall’immunità.
    Oltre all’inchiesta sui conti sballati della galassia Visibilia, di recente la procura sta indagando anche sull’affare della villa in Versilia, svelato da Domani, comprata e poi rivenduta dallo stesso Kunz insieme alla moglie di La Russa, Laura De Cicco.

  3. Meredith - CH ha detto:

    Viviamo in una parodia di democrazia.
    La democrazia dei signori e delle caste: a cosa serve un simile parlamento?^ A nulla!!!

  4. Vale'88 ha detto:

    Strapagati per recitare in Tv il copione che il regime gli scrive

  5. SPQR ha detto:

    Onorevoli che rappresentano appena il 50per cento degli italiani!

  6. Puff ha detto:

    piove sempre e solo sul bagnato!

  7. Libertà & Progresso ha detto:

    E’una vita!
    E’da sempre!
    E’una costante tradizione!
    In Italia i parlamentari, contrariamente ad altri Paesi esempio la SVIZZERA, sono una CASTA. Oramai chi comanda è il governo. Il parlamento è il notaio del governo, ma come notaio si fa strapagare.

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