Draghi firma con Cgil-Cisl-Uil il “Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale”.

di Redazione. Puoi avere pure uno come Schumacher al volante, ma se la macchina non è “performante” anche il più grande dei piloti fa fatica a correre.

E’ questo quello che da decenni sta avvenendo nella Pubblica Amministrazione: una macchina vecchia, pesante e lentissima, con le ruote sgonfie ed il serbatoio rimasto a secco!

Una struttura jurassica, imbrigliata e immobilizzata dai lacci e lacciuoli di un sistema burocratico che non solo rallenta l’iter delle varie pratiche, e quindi il progresso e lo sviluppo economico del paese, ma che svilisce anche chi ci lavora dentro: impiegati sottopagati e sviliti nelle loro funzioni, ormai da troppo tempo privati di quell’orgoglio nazionale e orfani di quel senso di appartenenza allo Stato che è fondamentale per il buon andamento della “cosa pubblica”.

Ma purtroppo se si continua a “tagliare”, se non  si mette benzina nel motore, se non si cambia la macchina e il pilota, la Pubblica Amministrazione sarà destinata a soccombere in una lunga agonia!

“Il buon funzionamento del settore pubblico è al centro del buon funzionamento della società. Questo è sempre vero, con la pandemia è ancora più vero. A fronte di questa centralità del settore pubblico se guardiamo la situazione attuale concludiamo che c’è molto da fare. La pandemia e il piano di rilancio e resilienza richiedono nuove professionalità e nuove forme di lavoro. Nuove professionalità richiedono investimenti e nuove regole. Questo è quello che oggi stiamo cominciando”. 

Lo ha detto il premier Mario Draghi intervenendo nella Sala Verde di Palazzo Chigi alla firma del “Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale” con le organizzazioni sindacali. 

Tra i capitoli del documento la formazione, la digitalizzazione, lo sblocco dei concorsi, l’utilizzo dello smart working una volta che si esaurirà l’emergenza dettata dalla pandemia, le relazioni sindacali, il welfare contrattuale e la revisione dell’ordinamento professionale del settore. Nel documento ci dovrebbe essere anche un impegno ad allargare la riserva tecnico economica per i nuovi contratti oltre i 3,375 miliardi attuali.

Sullo smart working dovrebbe esserci un’indicazione di massima per riportarlo sotto l’egida del contratto dopo essere stato in questi mesi di pandemia disciplinato dalla legge, mentre per quanto riguarda il welfare contrattuale ci dovrebbe essere un impegno sul suo sviluppo con la definizione successiva delle modalità come ad esempio potrebbe essere l’agevolazione fiscale del salario accessorio.

E’ inoltre previsto nel “Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale”, fresco di firma, il ripristino del “turn over” per far entrare i tanti giovani disoccupati in sostituzione delle miglia di dipendenti pubblici collocati a riposo e i cui posti sono rimasti drammaticamente vacanti.

Si va, insomma, verso uno “svecchiamento” dei pubblici uffici, con l’incentivazione all’uscita dal lavoro per quelle persone vicine all’età pensionabile e con professionalità non adeguate a cogliere l’innovazione tecnologica.

Pertanto sarebbero due le manovre principali da realizzare pressoché in contemporanea: le assunzioni con concorsi veloci (al Sud sarebbero 2800 i posti di lavoro previsti dalla Legge di bilancio 2021 per i giovani nella pubblica amministrazione) ed al contempo la velocizzazione del pensionamento per quei profili lavorativi ritenuti inadeguati a stare al passo coi tempi.

Insomma, è volontà di questo governo creare lavoro, buona occupazione per dare un futuro ai giovani e alle donne, ringiovanendo, riformando e ammodernando gli Uffici pubblici.

La speranza è che non si ripetano gli errori del passato trasformando questa opportunità di crescita e di sviluppo del pubblico impiego, nell’ennesima infornata per far entrare “todos caballeros”!

Anche perchè se è vero com’è vero che serve come il pane uno Stato efficace ed efficiente per far ripartire l’economia, è altrettanto vero che i posti dia lavoro quelli “veri”, quelli che generano “ricchezza” e che fanno crescere il Pil, vengono soltanto dal mondo dell’impresa!

 

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11 Responses

  1. Valentina MI ha detto:

    Resto basita: Brunetta da fustigare dei “fancazzisti” ad estremo difensore dei pubblici dipendenti!
    Come si cambia per non morire… “politicamente” s’intende!!!

  2. Trojan ha detto:

    Se assumere altri Statali è la soluzione a tutti i nostri mali, bè allora assumeteci 60 MILIONI di italiani!

  3. StaSereno ha detto:

    Vergogna Italia: invece di far lavorare i milioni di dipendenti pubblici attualmente in servizio si appellano alla carenza di organico per nascondere le loro inefficienze e attendono l’assunzione di altri impiegati per farsi dare una mano a …non fare niente!

  4. Francesco C. ha detto:

    Ben venga il patto del governo sui dipendenti pubblici ma colpisce che la prima grande manovra economica del governo Draghi sia dedicata alla pubblica amministrazione.
    Non sarebbe stato meglio dare la priorità a commercianti, partite iva, piccoli e medi imprenditori che da più di un anno sono in ginocchio a causa del covid e che ancora non ricevono ristori?
    Fa riflettere il silenzio di una parte del mondo liberale.
    Se qualsiasi altro governo avesse approvato una manovra del genere affermando che il “settore pubblico è il motore della società” ci sarebbe stata una sollevazione di scudi!

  5. reno gatti ha detto:

    Scrive Gian Luigi Gatta, ordinario di Diritto penale alla Statale di Milano, su ”Sistema penale”: «Lo stato di eccezione, nel nostro assetto costituzionale, giustifica sì deroghe ma non indiscriminatamente». Ci sono «due problemi: uno, preliminare, di diritto costituzionale» e l’altro, aggiunge il professor Gatta, «di diritto penale». Illegittimi i dpcm.

  6. reno gatti ha detto:

    abuso di potere | abuso e continuo uso di normativa illegittima per porre ancora una volta gli italiani agli arresti domiciliare.

  7. Enzo S. ha detto:

    Il nuovo contratto per 3,2 milioni di dipendenti statali conterrà 107 euro di aumento medio LORDO, al NETTO praticamente una mancetta di euri! Vuoi vedere che pure Draghi è convinto di fare le nozze coi fichi secchi???

  8. LoZio ha detto:

    E ci voleva SuperMario per spendere i Fondi UE assumendo altri Statali!’ La vecchia Democrazia Cristiana faceva tale e quale e se oggi ci ritroviamo con le pezze la colpa è tutta di uno Stato assistenzialista che invece di creare veri posti di lavoro ne crea di finti! che pianto…..

  9. nena rm ha detto:

    La Pubblica Amministrazione riapre le stalle e vai!!!! Dentro tutti: posto fisso, mi ci ficco!!!!

  10. bea'77 ha detto:

    Siamo alle solite per eliminare un pò di disoccupazione lo Stato assume altri impiegati che vanno ad aiutare quelli già in servizio a fare bene che cosa non si sa: a scaldare altre sedie!?

  11. Es ha detto:

    …sarà il solito fumo senza arrosto, assunzioni a gogò nel refugium peccatorum dello Stato italiano: la P.A.

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