Bubulina, una storia straordinaria.

di Daisy Raisi. «Questa è la stupefacente storia di un desiderio recondito nel cuore di una bambina meravigliosa che volle conoscere il mondo divino. Questa è la straordinaria storia di Bubulina e Gesù.»
(Giovanni Boschetti)
Con Bubulina – Una storia straordinaria, Giovanni Boschetti, dopo essersi cimentato nella stesura di un romanzo dal taglio spirituale, Le sette Porte. Il sogno di un amore e di un libro dedicato alla disamina del conflitto fra Ucraina e Russia, Putin, l’Angelo di Dio, si conferma autore versatile ed eclettico rivolgendosi anche ai più giovani con una fiaba che fa, al contempo, riflettere e sognare.
Sin dalle prime pagine, che trasudano sensibilità e amore, il lettore non può fare a meno di provare tenerezza per la protagonista, Anna, soprannominata Bubulina. La piccola infatti è orfana di madre, non ha mai conosciuto suo padre, e conduce un’esistenza serena, fatta di piccole cose, con la nonna materna, Babushka, a Palech, un piccolo villaggio russo.

Avverte in particolar modo la mancanza della figura materna, tanto che, nei suoi primi anni di vita, i suoi migliori amici sono tre giocattoli appartenuti a mamma Aliyonushkha, morta nel darla alla luce.

Il racconto inizia in medias res mostrando al lettore il microcosmo nel quale cresce Bubulina, i giochi con i bimbi del vicinato, le affettuose premure della nonna che l’intrattiene leggendole un libro sulle icone sacre, che le è stato regalato dal museo di Palech, dove lavorava.
La bambina è affascinata dalle immagini sacre tanto da creare con loro un rapporto tutto particolare. È da questo punto in poi che il racconto assume la connotazione di una fiaba, perché nella vita di Bubulina, per altri versi ordinaria, simile a quella di tanti bambini della sua età, iniziano a verificarsi degli eventi straordinari.

Questo libro, che ha come scopo quello di “recuperare il cuore del linguaggio evangelico” in un mondo che sembra andare in tutt’altra direzione, impreziosito da incantevoli disegni della prestigiosa scuola di pittura di Palech oltre che da tavole di icone sacre, si fregia della prefazione del noto psichiatra Alessandro Meluzzi e della postfazione di Don Gianluca Busi, sacerdote e iconografo.

Con Bubulina, Giovanni Boschetti, fra i primi studiosi in Italia dell’arte delle antiche Icone russe e delle opere del periodo  delle Avanguardie, si ripropone di far conoscere il mondo delle icone, i simboli e i gesti della Fede soprattutto anche se non esclusivamente ai più giovani, e lo fa  in maniera semplice e gradevole, proprio per questo destinata a rimanere a lungo impressa nella memoria.

«Dio si è dato un linguaggio da bambino;
e questo linguaggio sono le icone. Linguaggio
dal vocabolario povero, come il
loro; senza raggiri, come il loro.
Con un simile linguaggio può essere detto
loro tutto di Lui.»

(Frere Daniel Ange, monaco e teologo)

Giovanni Boschetti. Fra i primi studiosi in Italia dell’arte delle antiche Icone russe e delle opere del periodo  delle Avanguardie, ha maturato la sua esperienza come divulgatore nel settore dell’antiquariato inteso come passione, ricerca, competenza e professionalità. Dal 1984 curatore di Academia Ikon Rus’, con sede a Montichiari (Brescia), oggi tra le Gallerie d’arte antica sacra, fra le più importanti e conosciute, non solo in ambito nazionale, per la qualità delle opere iconografiche proposte e scelte personalmente. Autore di numerose pubblicazioni e collaboratore di alcuni testi relativi all’arte.

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