85.000 statali a casa, tra scivoli e mobilità!

Sempre addosso agli Statali! I travet italiani sembrano essere gli unici responsabili del disastro italiano. Ma il risultato dei tagli scriteriati ed indiscriminati, delle privatizzazioni ed esternalizzazioni del lavoro pubblico, sono sotto gli occhi di tutti: maggiore precarietà dei lavoratori, minore professionalità, ridotta efficacia ed efficienza dei servizi resi al cittadino e soprattutto maggiori costi! 
Ma… Governo che cambia, Statale che ti mazzòlo: 85.000 dipendenti statali a casa, tagli alle pensioni, tagli all’esercito, prepensionamenti e mobilità. Il piano di Carlo Cottarelli, il nuovo commissario alla Spendig review, è un lunghissimo elenco di sforbiciate.Entro il 2016 la Pubblica Amministrazione si alleggerirà per un totale di 85.000 posti di lavoro, per un risparmio di circa 3 miliardi. Il blocco dell’80% del turn over già stabilito con la vecchia spending review, salirebbe al 100% (nessuna assunzione per ogni pensionamento). 
Risultato? Maggiore disoccupazione. Efficacia ed efficienza degli uffici pubblici a picco! 
L’unico provvedimento atto a sanare tutti i mali della P.A. è ridare dignità ai lavoratori dello Stato:
1. Azzerare le disparità di trattamento economico tra dipendenti con pari requisiti;
2. Ridurre gli stipendi d’oro dei dirigenti ed il loro numero;
3. Redistribuire il personale a secondo dei carichi di lavoro con la revisione delle piante organiche;
4. Monitorare certe spese che spesso sono soltanto inutili sprechi di denaro pubblico;
5. Snellire le pratiche burocratiche per sconfiggere il cancro della corruzione.
Comunque, ecco il “piano-Cottarelli”, casta permettendo:
Stipendi e consulenze. Anche i manager pubblici pagheranno un prezzo alto. Per i vertici delle amministrazioni sono previsti cali delle retribuzioni dall’8 al 12%. Il risparmio stimato è di 500 milioni, ma ci si ferma qui: il contributo di solidarietà per le pensioni medio alte, dal quale si attendevano 1,4 miliardi solo nel 2014, è stato accantonato. Finisce anche il tempo delle consulenze esterne, la cui “sfoltita” porterebbe un minore esborso di circa un miliardo all’anno. Altri 800 arriverebbero dal giro di vite sull’acquisto di beni e servizi.
Scivoli e mobilità. L’esecutivo è già al lavoro per gestire senza traumi l’uscita degli 85 mila dipendenti statali dai ranghi della pubblica amministrazione. Un piano al quale darà un contributo lo stesso Cottarelli, che dalla prossima settimana sarà trasferito dal Tesoro a Palazzo Chigi. Il progetto al quale si lavora, e che dovrebbe essere ufficialmente presentato ad aprile, sarebbe al momento basato su due strumenti: la mobilità obbligatoria e un sistema di scivoli e incentivi per lasciare il lavoro pubblico sulla falsa riga di quanto avviene nel settore privato. Mobilità obbligatoria. Le amministrazioni che hanno personale in esubero dovrebbero proporre ai dipendenti in soprannumero il trasferimento ad altra amministrazione con carenze di organico. Nel caso di rifiuto o dove ciò non fosse possibile, scatterebbe la mobilità obbligata con una retribuzione pari all’80% dello stipendio per 24 mesi. Questo meccanismo di base dovrebbe essere semplificato e reso operativo. Scivoli per la pensione. Alla mobilità obbligatoria sarebbe affiancato anche un incentivo a lasciare il lavoro per chi è vicino alla pensione. Come avviene anche nel settore privato l’ipotesi è di garantire uno scivolo in grado di coprire i contributi per non subire penalizzazioni sull’assegno previdenziale.
Meno consiglieri nei Comuni e nelle Regioni. Anche la formazione è considerata una nota dolente: gli enti subiranno un taglio di 100 milioni all’anno. Ancora: 400 milioni arriverebbero dalla riduzione dei costi della politica, a partire dalla riduzione dei consiglieri comunali e regionali. 
Il nodo forze dell’ordine. C’è poi il capitolo spese per la Difesa, su cui l’esecutivo può contare sul forte sostegno dell’opinione pubblica. Nel mirino anche gli F-35 ma non solo: nel complesso si parla di un risparmio di 100 milioni per quest’anno, 1,8 miliardi nel 2015, 2,5 miliardi nel 2016. Cottarelli starebbe elaborando anche un piano per attivare “sinergie” tra le forze dell’ordine, e in un certo senso razionalizzare i costi per le spese di polizia e carabinieri, ma questo è un punto molto delicato, e i tagli andranno discussi molto dettagliatamente. 
Detrazioni fiscali addio. Ma in ballo c’è anche il famigerato taglio alle detrazioni fiscali, con cui il governo punta a tenere in cassa 500 milioni nel 2014, 10,4 miliardi nel 2015, 14,8 nel 2016.
DICIAMO BASTA AGLI STIPENDI D’ORO! 
BASTA CASTA!
BASTA DISUGUAGLIANZE!
BASTA INGIUSTIZIE E PRIVILEGI!
BASTA LAVORATORI DI SERIE “A” E LAVORATORI DI SERIE “B”!
BASTA STIPENDI D’ORO: A PARITA’ DI REQUISITI, PARITA’ DI RETRIBUZIONE IN TUTTA LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE!

NON E’ PIU’ ACCETTABILE CHE UN DIPENDENTE DEL QUIRINALE, DELLA CAMERA O DEL SENATO GUADAGNI CINQUE, SEI VOLTE DI PIU’ DI UN IMPIEGATO DEL CATASTO CON PARI REQUISITI.

E’ INACCETTABILE PER GLI STESSI DIPENDENTI PUBBLICI.
E’ INACCETTABILE PER I CITTADINI CHE LI PAGANO A FRONTE DI TASSE SEMPRE IN AUMENTO E SERVIZI SEMPRE PIU’ CARENTI.

E’ ARRIVATO IL MOMENTO DI RIDURRE SPRECHI E PRIVILEGI.

MIGLIORIAMO L’EFFICIENZA E L’EFFICACIA DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE.

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