60mila artigiani e commercianti in piazza: la pazienza è finita!

La pazienza è finita! E’ in atto, la rivolta pacifica delle imprese, dell’economia reale. Artigiani e commercianti non ce la fanno più, si mobilitano e scendono a manifestare pacificamente in Piazza del Popolo a Roma: “Siamo 60mila, arrivati da tutt’Italia!”. Senza impresa non c’è l’Italia. Riprendiamoci il futuro, è lo slogan. “Vogliamo che il 2014 diventi l’anno di svolta”. “Il prossimo governo ed il Parlamento devono prendere atto di questa grande forza, dell’enorme malessere, delle difficoltà che vivono le nostre imprese e devono cambiare registro” chiede il presidente di turno e portavoce di Rete Imprese Italia. I numeri sono da brivido: negli ultimi cinque anni hanno chiuso circa 1.000 aziende ogni giorno, la ricchezza prodotta dall’Italia è diminuita del 9%, la disoccupazione è raddoppiata, passando dal 6,4% al 12,7% per un totale di 1,2 milioni di disoccupati in più. Nel frattempo la pressione fiscale ha raggiunto il 44,3% del Pil (e resterà sopra il 44% per molto tempo) mentre quella “legale” (su ogni euro di Pil dichiarato) si aggira intorno al 54%. La burocrazia costa alle Pmi 30 miliardi di euro l’anno e il credito è in calo dal 2011. La piccola impresa, che rappresenta il 94% del tessuto produttivo dell’Italia e ne è il principale motore contribuendo per il 62% al valore aggiunto, chiede al governo ”subito un cambio di rotta e risposte concrete per uscire da una crisi che ha colpito duramente. Stavolta davvero la pazienza è finita! Il prossimo governo ed il Parlamento devono prendere atto di questa grande forza, dell’enorme malessere, delle difficoltà che vivono le nostre imprese e devono cambiare registro. Al nuovo presidente del Consiglio chiediamo di convocarci subito. Noi non molleremo – aggiungono i manifestanti – saremo propositivi ma incalzanti. Saremo dialoganti ma pronti a tornare in piazza, in tutte le piazze italiane, se non avremo concrete e rapide risposte”. “Non abbiamo perso la speranza, abbiamo perso la pazienza: non siamo sereni, siamo incazzati, la politica ci ha deluso”. Così conclude il leader della Cna, dal palco della manifestazione di commercianti ed artigiani. “E’ un evento storico di cui la politica deve tenere conto”. Con la manifestazione di oggi “gli invisibili ora sono diventati visibili perché le ragioni dell’impresa diventino le ragioni dell’Italia”.

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