La Russia chiede una resa incondizionata all’Ucraina.

di Attilio Runello. Per chi si chiedesse quali sono le condizioni chieste dalla Federazione russa per la fine dei combattimento e la pace avanzati da Putin può fare riferimento a delle recenti dichiarazioni fatte dal vicepresidente Dmitrij Medvedev.

Il politico russo – come riportato da comunicati di agenzia – ha dichiarato che è necessaria una resa senza condizioni da parte dell’Ucraina
Per la Federazione russa l’intero paese definito ormai ex Ucraina dovrebbe fare parte della Federazione russa e tale decisione dovrebbe essere comunicata alle Nazioni Unite.
D’altra parte anche il trattamento riservato ai presunti terroristi che sono stati catturati dal governo russo è pretestuoso.
Infatti si dà per scontato che il mandante sia l’Ucraina e i cittadini tagiki sono stati fermati vicino al confine con l’Ucraina.
Anche Lukashenko ha dovuto dichiarare che prima di andare ai confini con l’Ucraina erano stati avvistati ai confini con la Bielorussia, e non sono entrati probabilmente per i severi controlli ai valichi.
Nonostante queste dichiarazioni la Federazione russa continua a dichiarare  che i terroristi sono stati addestrati da Kiev e dall’intelligente angloamericana in Medio Oriente.
I presunti terroristi prima di arrivare in Russia si erano fermati in Turchia.
Sono stati trasferiti davanti al giudice con evidenti segni di percosse e torture sul corpo. È il messaggio che Putin manda agli eventuali imitatori.
Colpisce che da un lato  fossero  molto organizzati nel colpire un obiettivo sensibile dove non c’erano forze di polizia e poi fossero sprovvisti di un piano di fuga.
Nel frattempo Kiev dichiara di aver messo fuori uso un’altra nave militare  russa nel mar Nero. Sembra sia la ventesima e i russi siano impotenti.

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