Con Mario Draghi meno chiacchiere e più fatti!
di Redazione. “Fatti non parole”! E’ questo il primo vero segnale che Mario Draghi ha voluto dare alla politica dei talk show, tutta chiacchiere e zero risultati. E proprio sulla comunicazione si registra un deciso cambio di passo dell’attuale governo rispetto al precedente esecutivo giallorosso che stava sempre davanti alle telecamere a comunicare tanto fumo e poco arrosto.
“Ringrazio per la stima ma anche questa dovrà essere giustificata e validata nei fatti dal governo da me presieduto”, disse Mario Draghi in Parlamento.
E proprio per volere del presidente del Consiglio cambia il modo di comunicare del governo. Basta annunci e lunghe dirette sui social e in tv. Adesso i ministri devono “parlare” solo quando c’è effettivamente qualcosa da comunicare agli italiani.
Insomma, toni bassi per tutti.
Una prova del nuovo corso la si è avuta proprio quando è stato presentato il primo, e forse ultimo, Dpcm (l’intenzione di Palazzo Chigi sarebbe quella di utilizzare i decreti legge appena i tempi tecnici lo consentiranno) che entrerà in vigore dal prossimo 6 marzo. Draghi, infatti, ha deciso per la circostanza di restare dietro le quinte, di non apparire in prima persona, ma di lasciare ai ministri competenti il compito di illustrare il Decreto.
Lui, Mario Draghi – che già si è fatto sentire a Bruxelles chiedendo un’accelerazione nella risposta sanitaria europea al Covid-19, soprattutto per quanto riguarda la produzione e la consegna del vaccino, e che ha telefonato alla Von der Leyen manifestando l’esigenza di una gestione europea più equa dei flussi migratori, mirata in particolare ad una maggiore proporzionalità tra responsabilità e solidarietà degli Stati Membri – andrà “in onda” solo per comunicarci decisioni fondamentali per la vita di tutti noi.
E sinceramente, dopo la politica show della quale non sentiamo alcuna nostalgia, avevamo bisogno di sobrietà, competenza e serietà.
Quindi testa bassa e pedalare, perchè c’è da salvare l’Italia e gli italiani.
Gli show che li facciano i politici e i giornalisti a loro asserviti, sempre che gli uomini e le donne di spettacolo non si sentano minacciati nella loro professione di comici e di attori.
E iniziata la melassa ma ne abbiamo già sentita tanta