Vedi Napoli e poi muori.

di Maria Pia Caporuscio. Quando sento qualche rappresentante di questa classe politica, ribadire di non essere tutti uguali dinanzi allo sfascio di un intero Paese, avrei voglia di… In quale occasione hanno dimostrato essere diversi? Dov’erano quando si condannava a morte una regione, tra le più meravigliose del mondo, come la Campania? Dov’erano quando la camorra seppelliva di merda questa regione? E perché nessuno di loro ha denunciato questo crimine?
Eppure tutti sapevano che ogni giorno questi rifiuti venivano seppelliti in quelle terre, dove solo la popolazione era all’oscuro della condanna a morte cui erano stati condannati. Dov’erano quando i medici denunciavano un aumento di cancri e leucemie della gente di quella regione? E perché nessuno tra loro ha sentito il dovere di indagare sulle cause? Si discolpano dicendo che non era di loro competenza occuparsene, cazzo stavano uccidendo un pezzo d’Italia e loro si dovevano occupare d’altro? E’ come se la nostra casa stesse prendendo fuoco e noi la lasciamo bruciare, perché non siamo vigili del fuoco e non ci compete aprire il rubinetto dell’acqua. E’ folle! Una persona onesta ama il proprio paese e si batte contro chi vuole ucciderlo! Tanto più questo compito spetta a chi se ne assume la responsabilità e viene profumatamente pagato proprio perché si adoperi nel difenderlo. Una persona onesta si sarebbe data da fare per aiutare la magistratura a scovare i responsabili, anche se non erano chiamati a farlo. Invece si schieravano addirittura contro la magistratura, ogni volta che uno di loro veniva scoperto, per impedire che venisse fatta giustizia. Ma in cosa vi sentiti diversi? Siete capaci di negare la verità, di condannare chi la verità riesce a far emergere, se foste per davvero fatti di una pasta diversa vi dissocereste da queste cosche, che stanno disintegrando il nostro e vostro paese! Vi dimettereste dall’incarico se per davvero foste diversi, perché non riuscireste a lavorare accanto a degli assassini! E smettetela di farvi scudo con la “crisi” per nascondere la vostra infame e lurida ignavia, per non dire delinquenza. Smettetela di prendere per il culo la popolazione che vi mantiene nel lusso immorale di cui vi circondate. Smettetela di dire agli operai rimasti senza lavoro, alla gente che non riesce ad arrivare alla fine mese, alle imprese che chiudono, ai piccoli imprenditori che si suicidano che è colpa della crisi, quando la vera crisi siete proprio voi! La crisi vera è quella delle coscienze che questa maledetta classe dirigente ha perduto. Questi bastardi ci fanno desiderare una nuova dittatura, un dittatore capace di costruire un muro come quello di Berlino nella terra dei fuochi e che dopo aver evacuato i residenti, rinchiuderci l’intera classe dirigente di questo paese, lasciarci loro a nutrirsi dei prodotti di quelle terre, di bere l’acqua che fuoriesce dagli scarichi e respirare quell’aria, con cui hanno inteso avvelenare la povera gente. Oppure augurarci che nasca una sorta di guerriglieri tipo le Farc della Colombia, per estirpare questo cancro politico, istituzionale, industriale e mafioso dal nostro paese. Arrestarli non basta visto che fanno parte della casta e tra indulti e cancellazione dei reati, la fanno sempre franca. Per davvero questa gente merita la condanna a morte e farlo senza lasciarsi prendere da scrupoli, proprio come privi di scrupoli sono tutti loro. Del paese del sole… del paese dell’amore… ne hanno fatto il paese della morte! Fare della più bella città del mondo un cimitero, una città che ha incantato l’universo intero con la sua musica, con le sue accorate canzoni, la patria di Enrico Caruso trasformata in un cesso, dalla ferocia di gente indegna di vivere, grida vendetta! Ed è un dovere dell’intera umanità fare giustizia di questi assassini!

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