Un popolo di immaturi.
di Redazione. Siamo ancora una democrazia troppo giovane. Non siamo un popolo maturo e responsabile. Non siamo un popolo capace di autogestirci, di fruire delle nostre libertà senza arrecare danno a chi ci sta accanto, ma ci comportiamo un pò come facevamo a quindici anni, ai tempi della scuola: quando il Prof era in aula tutti zitti e mosca, ma se poco poco si allontanava dalla classe per qualche minuto scatenavamo il finimondo!
Oggi siamo tutti più o meno grandi e pasciuti, ma purtroppo non ancora vaccinati contro il Covid19, e poco è cambiato in noi e nei nostri figli in fatto di responsabilità e di buon senso, di altruismo e di rispetto delle regole, soprattutto in questi pesanti mesi dove la pandemia sta macinando decessi su decessi, malati su malati e dove si dovrebbe addivenire a più miti comportamenti!
Per una apericena, per una allegra serata con amici – alla faccia del distanziamento e della mascherina – siamo disposti a mettere a rischio la vita degli altri, a mandare in tilt gli ospedali, a far chiudere un’altra volta l’intero paese, pur di non rinunciare alla movida, al divertimento, al nostro egoismo.
Con il nostro atteggiamento incurante e sprezzante del Coronavirus – tanto a noi non ci tocca mai – stiamo diffondendo il contagio, stiamo intasando gli ospedali al punto che le strutture sanitarie negano cure e interventi persino ai malati di cancro e agli infartuati. Ma noi ce ne infischiamo! Tanto a morire sono gli altri, mica noi!
E fino a quando non arriva il prossimo Dpcm a rimetterci tutti quanti in quarantena, non abbiamo il buon senso di restarcene buoni e tranquilli, limitando le uscite allo stretto indispensabile, di prestare attenzione a tutte le misure di contenimento, ma ce ne freghiamo, andiamo a zonzo per la città a contagiarci gli uni con gli altri, finchè qualcuno non si decide a rinchiuderci un’altra volta dentro casa!
Purtroppo non abbiamo una classe dirigente all’altezza se no del nulla, frutto amaro del ’68 che ha sfornato una mandria di somari!!!!
Con certi programmi TV.
Con una scuola che non è in grado di preparare al mondo del lavoro.
Con il calcio a tutte le ore.
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Con la demolizione dei valori tradizionali.
Cosa vi aspettavate?