Presunzione d’innocenza.

di Redazione. Non vogliamo e non possiamo entrare nella polemica scatenatesi in questi giorni per il video postato dal guru dei pentastellati in difesa del figlio accusato di stupro, primo perchè quel video si commenta da solo, secondo perchè non conosciamo i fatti anche se i fatti che sentiamo e leggiamo sono di una gravità più unica che rara.

Sarà la magistratura ad indagare, a processare a condannare o ad assolvere.

Ma fino al terzo grado di giudizio dobbiamo sempre considerare l’innocenza di tutti, dall’ultimo dei cittadini indagato perchè avrebbe rubato una mela al mercato, al figlio del guru indagato perchè, dopo una serata passata al Billionaire in Costa Smeralda, con altri tre giovani avrebbero violentato – questa l’accusa – la 19enne milanese di origine scandinava in vacanza nel nord Sardegna con un’amica.

Noi siamo soltanto tristi spettatori e cittadini impotenti – almeno fino a quando non ci daranno la possibilità di poter esprimere le nostre ragioni nel segreto dell’urna elettorale – di questo brutto spettacolo che la politica non manca mai di offrire e che non ci risparmia neppure in momenti tragici come questi che stiamo subendo, stigmatizzati da lutti e ricoveri di una pandemia che ancora non riusciamo a sconfiggere.

Ci fa tristezza e ci getta nello sconforto constatare di giorno in giorno a chi nelle scorse politiche abbiamo affidato il destino di questo paese.

Speriamo che Mario Draghi sappia resistere, almeno lui, alla desolante pochezza di una politica senza più anima e corpo, e che sia capace di tirarci fuori dalle paludi di una crisi epocale, laddove la politica ha miseramente fallito e che i partiti e i leader ne traggano le dovute conseguenze.

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