Romano Prodi, gli immigrati sono la soluzione alla crisi di natalità in Italia: “Ce ne servono di più”!

di Redazione. A volte ritornano! Magari dopo aver dato una “legnata” micidiale a milioni di italiani – soprattutto lavoratori dipendenti e pensionati – che ancora scontano sulla propria pelle quell’infausto passaggio dalla Lira all’Euro che di fatto ne ha dimezzato salari, pensioni, risparmi e potere d’acquisto!

A volte ritornano! E lo fanno con esternazioni del tipo… “in Italia gli immigrati sono la soluzione alla crisi di natalità: ce ne servono di più!”.

Un’altra occasione persa per tacere o se non altro per stigmatizzare che in Italia non si fanno più figli perchè non ci sono più le condizioni economiche e di welfare atte a favorire, garantire e coniugare il lavoro con la maternità e la famiglia.

“Siamo il Paese con la più bassa natalità del mondo: è un segno di stanchezza e disagio collettivo”. È l’analisi dell’ex premier Romano Prodi, che ieri era ospite del Festival della Migrazione di Modena organizzato in forma virtuale. In Italia, ha continuato il Professore, ci sono “5 milioni di stranieri, l’8 per cento della popolazione, un numero calato di 500mila rispetto al 2015: è chiaro, dunque, che chi parla di invasione lo fa con motivazioni politiche”.

L’idea del Professore è la solita: “Nel 1948 avevamo in Italia 45-46 milioni di abitanti, contro i 60 di oggi: allora nacquero più un milione di italiani, e oggi 400.000. È un trend più marcato rispetto a quelli di altri paesi europei. Per andare oltre queste contraddizioni, minimizzare le paure e riportare le cose nella loro realtà abbiamo bisogno di un centro di analisi complessiva, per dare risposte concrete“, ha specificato l’ex premier.

You may also like...

2 Responses

  1. Carla77 ha detto:

    Non vogliono la patrimoniale perché già ce la abbiamo sotto le mentite spoglie di tasse e balzelli pure sull’aria che respiriamo

  2. Manda Rm ha detto:

    …era mortazza ha combinato più devastazioni del coronavirus!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *