Troppo comodo fare i generosi con i soldi degli altri!

di Maria Pia Caporuscio. Quando sento definire razzista un italiano che non ha più neppure gli occhi per piangere e molto spesso per la disperazione si suicida, sputerei in faccia a questi farabutti, che girando con la scorta e vivendo in case super protette, si permettono di demonizzare chi non ha la stessa fortuna.
Questi finti “bonisti” arrivati (chissà come) in politica, che si sbracciano nel convincere gli altri all’accoglienza immigrati, consapevoli di non avere niente da perdere, fanno vomitare. Certo è comodo fare i belli a spese degli altri! Dietro questa biblica immigrazione deve esserci qualcosa che ignoriamo.
Perché succede solo adesso e non è mai avvenuto prima? Eppure di guerre ce ne sono state. Il Vietnam è stato messo a ferro e fuoco per anni, ma non c’è stata nessuna invasione di vietnamiti, benché nell’Europa di allora avrebbero trovato più possibilità per una vita migliore visto che eravamo tutti più ricchi. Stranamente adesso che i paesi europei sono stati portati ai livelli di terzo mondo, avviene questa invasione infinita.
Lo strano comportamento del governo che lascia dormire sotto le stelle i propri cittadini e le poche case popolari vengono date ai nuovi arrivati è qualcosa al di fuori di ogni logica. Se non c’è lavoro, non ci sono case, non ci sono mezzi, perché si continua ad incoraggiare l’esodo? Certo una volta imbarcati è sacrosanto prestare soccorso, ma quello che non si capisce è la mancanza di volontà di porre fine a questa invasione. Oppure si tratta di un vero e proprio disegno per provocare una inevitabile guerra fra disgraziati?
Non sarà un sistema studiato a tavolino per azzerare le democrazie, cancellare le regole civili e decimare la popolazione per fame e malattie? Gli italiani non sono mai stati razzisti ma la disparità di trattamento adottato dalla classe politica li costringe a diventarlo: accoglienza non significa prendersi cura degli ospiti e disinteressarsi dei residenti!
Cosa si pretende dagli italiani che un tempo avevano una vita dignitosa, un lavoro che permetteva di vivere senza problemi e si ritrovano adesso disoccupati e sfrattati e non possono sperare in un lavoro né ad una casa popolare perché in coda a migliaia di stranieri? Come si può pretendere solidarietà da chi è diventato straniero in casa propria?
Perché questa “generosa” classe politica prima di definire razzista dei disgraziati, non rinuncia ai vergognosi privilegi di cui si circonda, dimostrandola nei fatti la generosità, oppure credono che questo sentimento sia la prerogativa dei pezzenti? Perché non si accollano loro il peso di questa gente cominciando a vivere come i cittadini che stanno criticando, spartendo le decine di migliaia di euro che incassano, invece di pretenderlo da chi non riesce a sfamare neppure sé stesso?

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