Toni Capuozzo: Le mie perplessità sui morti di Bucha.

di Toni Capuozzo. Luigi Di Maio: “Chi nega Bucha alimenta la propaganda russa che provoca morte”. Nel suo italiano stentato il ministro degli Esteri vuole essere definitivo. Avrei qualche domanda per lui, come per Giletti, per la veterinaria di “Open” e tanti altri.

Cosa vuol dire negare? Non c’è dubbio alcuno che i russi abbiano commesso crimini durante l’occupazione di Bucha. A testimoniarlo ci sono le fosse comuni scavate dietro alla chiesa. I 350 corpi che contengono raccontano quello che è successo.

toni capuozzoLe mie perplessità riguardano i morti che dal 3 aprile vengono ritrovati per strada, in quella ormai tristemente famosa via Jablonskaja, la via del Melo. Il mio dubbio è che quei cadaveri non appartenessero all’orrendo capitolo precedente (i russi se n’erano andati il 30 marzo) ma fossero il risultato di un’operazione di un corpo speciale della polizia ucraina (ho riportato l’articolo della stampa ucraina che annunciava la caccia a Bucha di sabotatori e collaborazionisti). Oppure che fossero vittime dei russi recuperati dalle cantine e dai cortili e disposte sulla strada a beneficio delle televisioni. Come ricorderete, a smentire questa ipotesi apparvero subito foto da satellitari e da droni che retrodatavano la presenza di quegli stessi corpi almeno al 19 marzo.

1. Come si sono conservati i corpi nelle strade per due settimane, in un clima freddo ma umido, con animali randagi e selvatici?

2. Come mai alcune vittime avevano fazzoletti bianchi al braccio?

3. Come mai alcune vittime avevano accanto a sé razioni dell’esercito russo?

4. Come mai non c’è quasi mai sangue e mai un solo bossolo accanto ai corpi?

5. Come mai ci sono immagini che ritraggono militari ucraini che trascinano i corpi con cavi, andando oltre la semplice precauzione di spostarli di mezzo metro, rivoltandoli, così da appurare che non siano minati?

6. Come mai un video apparso su Telegram di un certo Boatman, il 1° aprile da Bucha, non dice nulla sui morti per strada. Unico fatto di rilievo l’incontro con un parlamentare del partito di Zelensky (Boatman lo descrive come “scuro di pelle”, nota inevitabile per un suprematista bianco come lui. Russo, Boatman è al secolo Sergey Korotkikh, ricercato per l’omicidio di due immigrati davanti a una bandiera nazista. Ripara in Ucraina e nel ’14 partecipa alla guerra civile antirussa, ricevendo il passaporto ucraino, e la nomina a capo di una squadra speciale della polizia).

7. Come mai in un altro video si vede la squadra di Boatman apprestarsi a operare e uno di loro chiede cosa si debba fare di persone incontrate senza il bracciale blu degli ucraini. “Sparagli, cazzo” è la risposta di Boatman.

8. Come mai si continua caparbiamente a ignorare l’operazione dei corpi speciali della polizia, iniziata il 1° aprile – i russi si sono ritirati il 30 marzo – di bonifica da esplosivi, sabotatori e collaborazionisti? Ne dà notizia, quel giorno, la stampa ucraina. E poi non si sa come si a andata, se abbiano trovato collaborazionisti o meno.

9. Come mai sono apparse su Telegram conversazioni che maledicono Boatman per aver rovinato tutto con i suoi video? “Eravamo d’accordo – lo era, non lo era – gonfiamo per il bene di un pubblico europeo impressionabile, finalmente ci passano armi pesanti e difesa aerea. Cioè, i nostri “alleati” sono tali che non gli bastano gli attacchi missilistici sulle città, per loro. Ok, stiamo lavorando. L’informazione principale è andata, lo straniero l’ha raccolta… e poi la Guardia Nazionale e il Nostromo sono usciti dalla tabacchiera come un coglione con i loro video divertenti sulla pulizia di Bucha…”.

10. Perché, intervistato dalla stampa italiana, al becchino di Bucha non viene fatta la più semplice delle domande: come mai ha rischiato la vita per inumare i morti nella Bucha occupata dai russi e, quando i russi se ne sono andati, li ha lasciati invece per strada?

11. Come mai quelle vittime sono state lasciate per settimane, secondo la foto satellitare, senza un solo gesto di pietà, come se fossero morti altrui, da schivare e basta?

12. Come mai la Croce Rossa Internazionale non è stata convocata subito sul luogo del massacro?

Non devo ripetere a ogni passo che non sono filoputin, né filorusso. Sono solo convinto per esperienza che purtroppo la guerra è il regno dell’odio, delle vendette, delle manipolazioni. In guerra puoi essere disciplinato, se la combatti o te ne fai travolgere. Se sei giornalista, anche quando hai chiaro dove risieda la ragione e dove il torto, dove l’aggressore e dove l’aggredito, sai che le linee nette del Bene e del Male vengono scavalcate con facilità, e resta il dovere di ragionare sui fatti, anche quando non coincidono con la tua visione delle cose, e specie quando fanno fare alla guerra un salto di qualità, come una chiamata alle armi.

You may also like...

2 Responses

  1. Evaristo B. ha detto:

    Allarme rosso a Palazzo Chigi per la sorte di BancoBpm, Dopo la mancata Opa di Unicredit, sull’istituto di credito è arrivato l’assalto finanziario dei francesi di Crédit Agricole, che ha rastrellato il 9,2% del capitale della banca guidata da Giuseppe Castagna attraverso la JP Morgan. La Banque Vert, la più grande banca cooperativa europea, come sottolinea anche Repubblica sta approfittando della fusione delle due più grandi popolari italiane, Bpm e Pop Verona, trasformate in Spa dopo la riforma Renzi del 2015. Di fatto, i francesi potrebbero mettere le mani su una bella fetta di risparmi italiani.

  2. Jacopo U. ha detto:

    er comprendere, ancora di più di quanto compreso finora, quale razza di assassini si annidino nel regime nazista di Zelensky, questa notizia è certamente utile. I nazisti stanno studiando un nuovo metodo di intimidazione psicologica considerato che sul campo di battaglia ormai sono stati letteralmente falcidiati. Questi tagliagole stanno prendendo le foto dei soldati russi deceduti e mutilati per mandarle alle famiglie dei loro cari. Per farlo si servono di un programma per il riconoscimento facciale chiamato Clearview AI utilizzato anche dalla CIA e questo lascia pensare che sia la famigerata agenzia di intelligence a dirigere la musica da dietro le quinte. Ora proviamo ad immaginare cosa sarebbe accaduto a parti invertite. Cosa sarebbe accaduto se fossero stati i russi a mandare le foto dei soldati ucraini morti alle loro famiglie? Avremmo assistito ad un’ondata di indignazione tale da inondare le prime pagine dei media. Il fatto che non abbiamo visto nulla del genere sui media ci conferma ancora una volta come questi siano complici dei crimini commessi dagli assassini di Azov e dalla rete eversiva dello stato profondo di Washington.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *