Statali: quando il tornello non è uguale per tutti!

di Impiegata statale. Leggo sulle vostre pagine delle disparità di trattamento economico che esistono tra lavoratori dello stesso comparto Statale. Sono una dipendente ministeriale e purtroppo certe situazioni discriminatorie le vivo quotidianamente sulla mia pelle.
E’ vero quanto asserito su freeskipper che a parità di requisiti e di carriera non corrispondono quasi mai stesse retribuzioni in tutta la Pubblica Amministrazione, come è altrettanto vero che persino nello stesso Ufficio c’è chi gode di un trattamento economico più favorevole rispetto a quello di altri colleghi (straordinari, buoni pasto, premi e indennità varie).
Ma la discriminazione non si limita soltanto a quella economica, riguarda pure l’“orario” di servizio!
Mi spiego meglio. Da quando sono entrati in funzione i tornelli per il cosiddetto rilevamento elettronico dell’orario di lavoro, tutte le mattine mi ritrovo sempre con l’affanno per cercare di timbrare in orario, alle 08.00 precise! Casa da rassettare, bimbi da accompagnare a scuola, anziani da accudire, traffico cittadino… all’Amministrazione non interessano: l’orario è rigido, senza alcuna flessibilità nè in entrata, nè in uscita, e chi sgarra, recupera! E mi sta bene. E’ giusto così.
Ma quando vedo tanti miei colleghi che entrano ed escono a proprio piacimento dal ministero senza l’incubo dell’orologio, freschi, tranquilli e paciosi, ed invece io sudata e trafelata, sempre di corsa per rispettare l’orario e che non so a chi dare i resti, mi prende lo sconforto!
Ho provato a chiedere spiegazioni  ai rappresentati sindacali, ma loro mi hanno risposto che vigili del fuoco, pubblica sicurezza, segreterie più o meno particolari hanno un altro tipo di accordo sull’orario di lavoro. Amen!
Non riesco più neppure ad indignarmi, tanto sono rassegnata, avvilita e impotente al cospetto di uno Stato che ci vuole eternamente divisi in figli e figliastri.

You may also like...

16 Responses

  1. Eco'78 ha detto:

    L’Italia è mobizzata dalla UE, dagli USA, dalla RUSSIA e invasa da africani, cinesi, indiani, bengalesi e rumeni. Altro che legge, ci vorrebbe l’esercito di liberazione!!!

  2. kappa66 ha detto:

    Il sindacato che tanto ha fatto per i lavoratori nell’immediato dopoguerra per conquistare dei sacrosanti diritti, oggi come oggi si è mangiata tutta quella dote: pochi iscritti, zero credibilità! Tutto da rifare!

  3. Vale'70 ha detto:

    Cara miriam, niente è lasciato al caso, è tutto studiato a tavolino: vogliono fiaccare il pubblico per sostituire i travet con le ditte private, cos’ ci mangiano sopra due volte!

  4. miriam ha detto:

    impiegati dello Stato mal pagati e mal distribuiti. Ci sono alte concentrazioni di personale dove servirebbero poche unità e per contro pochi impiegati lasciati da soli devono reggere uffici dove servirebbero almeno il triplo di addetti ai lavori!

  5. Legio'66 ha detto:

    I colleghi? Ognuno pensa al proprio orticello… ci prendi il caffè insieme, ma come ti giri ti pugnalano alle spalle. Già l’italiano è sempre diviso e contro tutti, nello Stato la situazione peggiora notevolmente fino a raggiungere estremismi vergognosi: la lingua e qualcosa d’altro sono il lasciapassare per fare carriera e prendere più straordinario.

  6. Magda-PD ha detto:

    Lavorare è pesante, soprattutto quando i colleghi sono i primi a volerti pugnalare 🙁 🙁 🙁 🙁 🙁

  7. Gaetano Libborio ha detto:

    Serena rm, non vedi che hanno chiuso Commissariati di Polizia e Stazioni dei Carabinieri. Una politica punitiva per moltissimi e preminate per pochissimi uniti dal leader:Amen

  8. Sandokan ha detto:

    SPARITI I COMMENTI: Brava redazione avanti così

  9. Patrizia'69 ha detto:

    In Italia si vogliono fare le nozze con i fichi secchi. Si pretende efficienza ed efficacia da chi è pagato quattro soldi, quasi quanto chi percepisce il reddito di cittadinanza! Dove avete mai visto o trovato un ristorante dove si mangia bene e in abbondanza pagando quattro soldi?

  10. Serena rm ha detto:

    Sempre addosso agli statali!!! Ma se ci hanno ridotto al lumicino! Prima nel mio ufficio eravamo in 30 unità, adesso tra decessi, malattia, l. 104 e pensionamenti siamo rimasti in TRE!!!! Prima di parlare a vanvera e gettare discredito su un’intera categoria bisognerebbe conoscere e sapere bene ciò di cui si parla!

  11. il Tasso del miele ha detto:

    Il Consiglio d’EUROPA nel 2.000 approvava un Delibera, che obbligava ripeto obbligava i Paesi UE a fare una legge contro il MOBBING: 2019 l’ITALIA non ce l’ha con buona pace di Salvini che ama il Popolo.
    Oggi o sei ben visto dal capo o dalla capetta o sei un paria.
    I colleghi tutti a leccare chi comanda.
    Un Paese che sprofonda magari prima o poi GANDIANAMENTE reagirà anche se io ne dubito.

  12. Marcello CT ha detto:

    Posto fisso!? Illicenziabilità!? Forse, ma da quanto tempo la Pubblica Amministrazione non fa più un concorso? I vecchi impiegati rimasti non ce la fanno a portare avanti il peso di una macchina burocratica elefantiaca. O si alleggerisce il carico delle scartoffie o si assume altro personale! Poi non bisogna lamentarsi se i processi durano una vita e se per una visita specialistica c’è una lista d’attesa lunga una Quaresima!

  13. Veronica L. ha detto:

    Per carità di Dio gli Statali sono gli ultimi a posto fisso, ma anche quelli di Acea, Eni, Bankitalia, ecc, ecc. E’ comunque una vergogna che a parità di requisiti c’è chi nello Stato guadagna 10 e chi 10000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000!

  14. Giacomo-TO ha detto:

    La mia totale solidarietà all’impiegata statale.
    Italia Paese del tre pesi e tre misure.
    Non c’è difesa, o resti ed accetti oppure vai all’estero.
    C’è anche la possibilità di strisciare e magari farsi raccomandare, ma è una strada che non penso sia vincente.
    La persistene INGIUSTIZIA sociale, e non solo sociale porta verso la crisi del sistema.
    Un sistema talmente incancrenito che non è operabile.
    Speriamo in DIO altro non ci resta da fare.

  15. LoZio ha detto:

    Purtroppo ormai da troppo tempo il sindacato italiano è passato dall’altra parte, quella dei padroni, sia pubblici che privati. Ai lavoratori non li difende più nessuno e tranne quelli della casta, tutti gli altri fanno la fame: si lavora tanto, troppo, e si guadagna poco, troppo poco!

  16. il Grigio ha detto:

    Gentile Impiegata statale, purtroppo in Italia esistono da sempre figli e figliastri, ma è parte del DNA di tanti. Pensa a coloro che perdono il lavoro, che grazie a Dio nello Stato (ancora non succede)
    Da UniCredit, ad Auchant,…., una lista lunghissima.
    La sopportazione è una divinità che in Italia è inamovibilr.
    Dividi e comanda e questo come lo sanno i datori di lavoro, lo accettano anche le OO.SS al di là di tante ma tante chiacchiere. Credi conosco bene e dal di dentro il sistema sindacale italico 🙁 🙁 🙁 🙁

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *