Statali. Addio smart working e Green pass obbligatorio!?

Capita di prendere metro e bus stando accalcati l’uno sull’altro: tu sai di esserti vaccinato, ma chi ti sta appiccicato addosso?
Capita, pure, di lavorare dentro una stanza di un pubblico ufficio di pochi metri quadrati con cinque sei colleghi: tu sai di esserti vaccinato, ma loro?

Ecco quindi che il Green Pass obbligatorio almeno per i dipendenti pubblici, che tra l’altro dovrebbero dire presto addio allo smart working per tornare tutti in presenza, diventa ‘indispensabile’.

Ecco perchè l’idea del Governo, con il ministro della Salute Roberto Speranza e quello della Pubblica amministrazione Renato Brunetta che spingono perché il Green pass, già obbligatorio nella scuola, lo sia anche per tutti gli altri dipendenti pubblici, sembra un’ottima idea. Brunetta vuole anche anticipare il rientro dallo smart working prima della fine dello stato di emergenza (il cui termine è fissato a fine anno) e l’equazione è lapalissiana: maggiore personale in presenza minore distanziamento!

Ecco perchè l’obbligo del green pass o meglio ancora quello vaccinale andrebbe introdotto per tutti gli Statali.

Ma per il momento resta soltanto una proposta: l’obbligo di Green pass per gli Statali deve infatti ancora incontrare il favore della maggioranza di governo. E la situazione non è facile, specie alla luce del fatto che ieri la Lega di Salvini ha votato contro il certificato verde, provocando tensioni con gli altri partiti che sostengono Draghi.

Se nel pubblico impiego si valuta poi il rientro in presenza anticipato erga omnes – alla faccia dell’inquinamento, del traffico, dei consumi e del Covid-19 – nel privato, invece, da gennaio si passerà al lavoro ibrido, un po’ in smart working e un po’ in ufficio: nelle grandi aziende, nelle banche e nelle assicurazioni, ma anche nelle telecomunicazioni, si fa strada questo nuovo modello. Il nodo da sciogliere sarà però quello degli accordi individuali con i singoli lavoratori.

E comunque, pubblico o privato, sarebbe del tutto fuorviante fare i conti senza l’oste, ovvero senza il Coronavirus! Perchè ogni decisione sarà condizionata dai numeri della pandemia.

You may also like...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *