Riforma Fornero: quanto ci costerà ogni anno di anticipo sulla pensione?

di Redazione. A questo mondo nessuno fa niente per niente e nessuno ti regala niente! Tantomeno chi ha promesso il superamento della Legge Fornero per dare vita ad un nuovo sistema pensionistico che di fatto permetta agli italiani di andare in pensione prima rispetto ai paletti fissati dalla riforma varata dal governo Monti. Tutto sta a vedere quanto costerà ogni anno di anticipo sulla pensione. Pian piano iniziano ad emergere i dettagli su come verrà articolata la nuova riforma e a quanto pare sull’assegno potrebbero esserci delle penalizzazioni per ogni anno di anticipo rispetto ai 67 fissati attualmente. Si tratterebbe di un taglio dell’1-1,5 per cento per ogni anno di anticipo. Con questo schema poi dovrebbe essere incardinata la riforma che prevederà ‘Quota 100’ ad un’età minima di 62 anni con 38 o 36 anni di contributi. Le ipotesi si sviluppano su tre strade: 62+38, 63+37 e 64+36. Con questa riforma almeno 433mila lavoratori potrebbero già lasciare il lavoro nel 2019. Il costo per le casse dello Stato sarebbe di 8,6 miliardi. Ma un tema delicato è quello del calcolo dell’assegno con ‘Quota 100’. Di fatto secondo la prima ipotesi ci sarebbe un calcolo con il metodo contributivo per tutti i versamenti successivi al 1995. In questo caso il taglio sull’assegno sarebbe del 10 e del 15 per cento. Un’altra strada che è allo studio riguarda invece il taglio graduale di 1-1,5 punti percentuali dell’importo per ogni anno di anticipo sulla base dei 67 anni. Dicendo addio al lavoro a 62 anni allora il taglio sarebbe del 7,5 per cento. Il taglio però verrebbe revocato al raggiungimento dei 67 anni. Infine la terza strada parla di un taglio permanente, ma con una penalizzazione inferiore. Insomma, quel che è certo è che non sarà una riforma a costo zero per i potenziali pensionati.

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