Un Esercito Europeo. Se non ora, quando!?

Se l’Europa vuole essere presente sulla scena mondiale da protagonista per portare pace e democrazia nei territori sconvolti dalle guerre, dalle violenze, dalle dittature e dalla violazione dei diritti umani, se l’Europa vuole mostrarsi stabile, forte e credibile agli occhi del mondo intero – soprattutto alla luce dei disastrosi fatti di Kabul – bè allora deve organizzarsi per dare corpo ad un Esercito dell’Unione Europea in grado d’intervenire tempestivamente su ogni fronte.

Graziano, Ue si doti di una forza rapida, il momento è ora © ANSA“I cambiamenti geostrategici mostrano che abbiamo bisogno di un’Europa più forte. Le situazioni in Afghanistan, Libia, Medio Oriente e Sahel mostrano che è il momento di agire, a partire dalla creazione” di una forza ad impiego rapido “capaci di far vedere la volontà dell’Unione europea di agire come un partner strategico globale”. Lo ha affermato il Generale Claudio Graziano, presidente del Comitato militare dell’Unione europea, a margine della riunione informale dei ministri della Difesa. “Quando se non ora? Più tardi sarebbe tardi”, ha aggiunto.

Borrell, sul tavolo sanzioni contro Mosca su diritti umani - Europa - ANSA.it“La necessità di una difesa dell’Ue maggiore e più forte non è mai stata così evidente come oggi dopo gli eventi in Afghanistan. Dobbiamo cercare qualcosa di più operativo”. Lo ha detto l’Alto rappresentante dell’Ue, Josep Borrell, arrivando al Consiglio informale Difesa a Kranj, in Slovenia. “A volte ci sono eventi che catalizzano la storia, che creano una svolta, e penso che l’Afghanistan sia uno di questi casi”, ha sottolineato il capo della politica estera europea, appellandosi alla creazione di una “forza di primo intervento” europea. Borrell prevede che la bozza finale del piano strategico sia pronta tra ottobre e novembre.

Germania: Annegret Kramp-Karrembauer al ministero della difesa - Eunews“Gli eventi in Afghanistan sono una pesante sconfitta. Se sia un indebolimento permanente per l’Occidente dipende dalle conclusioni che possiamo trarne e se saremo in grado di agire in modo più indipendente in futuro, anche e soprattutto come europeila nostra credibilità dipende da questa capacità”. Lo ha detto la ministra tedesca della Difesa, Annegret Kramp-Karrenbauer, arrivando alla riunione informale con i suoi omologhi a Kranj, in Slovenia. “In Afghanistan abbiamo visto che non siamo così avanti come vorremmo essere in termini di capacità” e “dovremo capire” se sia possibile “prendere decisioni rapidamente” a livello Ue, ha spiegato. “È importante che non lo facciamo come alternativa alla Nato e agli americani, ma piuttosto per diventare più forti noi”, ha precisato.

Tonin also formally demanded local elections for November 18L’iniziativa del battaglione europeo “non è stata attivata perché manca l’unanimità. Per questo, con gli altri ministri, discutiamo di un meccanismo a maggioranza. I Paesi volenterosi potranno così agire a nome dell’Ue, senza forzare gli altri”. Lo spiega il responsabile della Difesa sloveno (presidenza di turno Ue), Matej Tonin, a margine della riunione informale Ue. Il punto di “partenza” è una forza “di 5mila unità, da ampliare anche a 20mila, a seconda della discussione”. Secondo il ministro c’è l’assenso di circa la maggioranza dei Paesi. L’accelerazione sull’iniziativa, dopo un lungo stallo, è frutto della “lezione afghana”.

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