Spagna e Portogallo baluardi della democrazia al contrario di Italia e Francia?
L’ideazione del green pass (“pass sanitaire” in Francese a dimostrazione che i cugini d’Oltralpe non sono così succubi della lingua inglese come da noi) è francese ma il suo ampliamento esagerato quanto assurdo è invece stato tutto nostrano.
Infatti, dal 1945 ad oggi sono non poche le volte in cui il “popolo sovrano” è stato considerato un popolo di sudditi a cui sottrarre diritti e libertà a piacimento e a seconda delle esigenze di quei poteri forti che da sempre fanno il bello ed il cattivo tempo nel Paese.
Al di là del fatto che sia la Spagna che il Portogallo sono retti da governi progressisti (mentre sia il premier italiano che quello francese sono dirette emanazioni della grande finanza internazionale: Macron, ex manager della Rothschild e Draghi della Golman Sachs) e che non sono mai stati gestiti da tecnocrati, oggi appare alquanto suggestivo vedere che i diritti sanciti dalle Costituzioni di questi due Paesi vengono effettivamente difesi a spada tratta dai loro rispettivi esecutivi.
Questa memoria storica da noi (come pure in Francia) è ormai ridotta al lumicino con l’aggravante che in Italia (al contrario della Germania) non si sono mai pienamente regolati i conti a livello giudiziario con i gerarchi fascisti e simpatizzanti della Repubblica di Salò (di cui gran parte sono poi confluiti impunemente nelle istituzioni repubblicane), tanto è vero che vi fu perfino un Presidente del Consiglio democristiano (tale Fernando Tambroni) che era stato membro per diversi anni del PNF.
Mentre in Italia, la Sinistra parlamentare è ridotta ai minimi storici (il PD ormai si può tranquillamente considerare l’erede della DC), in Francia sopravvive nel populismo di “France Insoumise” di Jean-Luc Mélenchon, che però non riesce a sfondare in un Paese in cui la Destra appare più che mai dominante sotto varie vesti.
Quindi, perché sorprendersi se l’istituzione di un lasciapassare come il “green pass” ha potuto essere introdotta nell’assenza quasi totale di reazioni di sdegno di buona parte della classe dirigente, con l’avallo indiscusso del Mainstream e la passività di gran parte dei cittadini di questo Paese?!
Fonte: https://yvanrettore.blogspot.com/2021/09/spagna-e-portogallo-baluardi-di.html
Purtroppo in Italia è la troppa libertà a fare i maggiori danni: più controlli e pene severe per chi non rispetta le regole!
Il PARLAMENTO costa molto ed in termini di resa:
Mai una riforma della Giustizia. Mai una riforma del Fisco,…
SEMPRE PATACCHE spacciate per riforme
In ITALIA da tempo non esiste più la Democrazia Parlamentare, bensì una specie di democrazia PRESIDENZIALE, priva però dei contrappesi che ci sono nelle democrazie parlamentari, tipo USA.
Da tempo il Presidente della Repubblica è entrato in scena, da tempo il Premier e l’ESECUTIVO dettano i tempi, il Parlamento ratifica il notaio.
Lo svuotamento della democrazia c’è, in più non abbiamo il REFERENDUM PROPOSITIVO grande strumento di DEMOCRAZIA POPOLARE.