M5S da Anticasta a Casta partitocratica.
di Giacomo-TO. Gentile Redazione, era logico attendersi l’evoluzione del M5S da anti casta a Casta partitocratica.
Bisogna essere comprensivi, questi baldi e preparati giovani hanno assaggiato il “potere” ed i benefici annessi e connessi, e logicamente non vogliono rinunciarvi.
Il vero danno è il danno all’immagine del Paese.
Ministeri chiave in mano a personaggi non all’altezza del compito: questo è il grave danno al prestigio e alla credibilità dell’Italia.
Ritengo che l’unico sistema per evitare queste figuracce sia uno solo: ridurre drasticamente l’emolumento dei parlamentari e di tutti i politici di professione.
Fintanto che i parlamentari saranno trattati come principi, non c’è da aspettarsi nulla di buono da coloro che dovrebbero essere delegati a “servire” il Paese.
Troppi soldi, troppi privilegi, troppo benefit, hanno rovinato la politica trasformandola da un servizio pubblico e sociale, ad una Casta principesca.
Grillo, in ogni caso, ci ha messo del suo e di questo rendiamogli atto.
Ci hanno già abbondantemente ROVINATO, ma continuiamo a dire che la nave affonda quando, invece, già giace sui fondali della disperazione!
Ci stanno ROVINANDO
Il M5S ha ancora peggiorato l’immagine della politica, una immagine già molto deteriorata per non dire sputta..ta
“Meno soldi ai parlamentari e non meno parlamentari. Tutti i cittadini dovrebbero avere le stesse possibilità di essere eletti e non solo pochi scelti dalla casta nelle segrete stanze.”
Condivido al 101%, infatti con il sistema Proporzonale con preferenze, era il Cittadino a scegliere il suo rappresentante! Oggi invece col sistema attuale, è il Segretario del partito a scegliere. Devi essere nel “giro” e soprattutto essere nella manica del SEGRETARIO del partito.
Meno soldi ai parlamentari e non meno parlamentari. Tutti i cittadini dovrebbero avere le stesse possibilità di essere eletti e non solo pochi scelti dalla casta nelle segrete stanze.
Concordo sulla questione “troppi soldi” se un parlamentare guadagnasse 4\5 mila euro al mese, la cuccagna sarebbe minore, oggi entrare in Parlamento equivale a vincere una lotteria milionaria