Siamo in piena crisi, altro che ‘svolta buona’!

I numeri dicono che siamo fuori dalla crisi, i fatti l’esatto contrario. E i fatti sono: disoccupazione e debito pubblico record, emergenza casa e immigrazione, stipendi e pensioni da fame mai adeguati al caro vita, dissesto idrogeologico e incuria del patrimonio artistico e naturale dalle Alpi a Lampedusa, corruzione, evasione e pressione fiscale ai massimi storici. Eppure con il prezzo del petrolio e del mattone in caduta libera, con il Quantitative easing di Mario Draghi, con la svalutazione dell’euro rispetto al dollaro, con i tassi di prestiti e mutui mai così vantaggiosi come oggi, con Expo2015
e pure col Giubileo di Papa Francesco alle porte, che tanto turismo e tanto denaro fresco porta e porterà, l’Italia non decolla. La zavorra di questa classe dirigente incapace e inetta, quando va bene, o peggio ancora corrotta e mafiosa, non permettono alle energie sane del Paese e alla favorevole congiuntura economica del momento di farci spiccare il volo: restiamo puntualmente impantanati nelle paludi della crisi più nera e purulenta della storia Repubblicana, altro che “svolta buona”!

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