Arrivano i nomadi a Torre Maura e nel quartiere romano esplode la protesta!

di Redazione. Siamo tutti buoni, bravi e accoglienti, ma… lontano da casa nostra! Cassonetti rovesciati, dati alle fiamme e decine di abitanti in strada per un intero pomeriggio. Così è esplosa la protesta, come a suo tempo a Goro e Gorino. Stavolta però i residenti non si sono opposti all’arrivo di un gruppo di migranti, ma all’accoglienza di 70 rom a Torre Maura, quartiere nella periferia Est di Roma.

Il malcontento, iniziato nel primo pomeriggio, è montato con il passare delle ore. In strada sono scese circa 300 persone, tra cui anche anziani. Con il passare del tempo la rabbia è salita. I residenti hanno creato una sorta di barricate con i cassonetti dei rifiuti, posizionati al centro della strada, rovesciati o dati alle fiamme. Sul posto la polizia in tenuta anti sommossa. Alcuni hanno poi bloccato la consegna dei pasti all’interno del centro da parte di un addetto. I panini che dovevano esser consegnati sono caduti a terra e sono stati calpestati dai manifestanti, perché non potessero più essere forniti ai nomadi.

La protesta è scattata con l’arrivo delle prime famiglie dal centro d’accoglienza di via Toraldo a Torre Angela nella struttura di via dei Codirossoni, vincitrice di un bando europeo. Ad accogliere i rom, una settantina, scortati dalle forze dell’ordine, una folla di residenti inbufaliti.

Nella notte un lungo vertice in Municipio ha portato alla svolta. Le proteste dei cittadini hanno così colto nel segno: i 70 nomadi verranno ricollocati in altre strutture di Roma. A deciderlo sono stati il presidente delVI municipio, Roberto Romanella, il capo di gabinetto di Virginia Raggi, Stefano Castiglione e la dirigente dell’Ufficio rom. Tra sette giorni la questione dovrebbe essere risolta. Altrimenti, promettono gli abitanti, potrebbe riesplodere il dissenso.

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3 Responses

  1. Vittorio Feltri ha detto:

    I romani sono insorti contro i rom. Non li vogliono sotto le proprie case perché hanno il timore di essere derubati. Difficile dargli torto, anche se deploriamo le loro reazioni violente. Però quale altra forma avrebbero a disposizione per protestare? Andare lancia in resta sugli zingari non è elegante, ma tenerseli tra i piedi è ancor meno piacevole. Infatti nessuno ha mai capito come essi campino visto che non lavorano, forse non trovano un posto e forse non lo cercano nemmeno.

    Preferiscono probabilmente vivere di espedienti, e non è un mistero che si distinguano da sempre per una specialità in cui sono maestri: il furto con destrezza, “arte” che imparano fin da bambini, dato che il minore colto in flagranza di reato non subisce conseguenze di tipo giudiziario. Non è lecito dire che tutti gli zigani siano malfattori incalliti, tuttavia non si può neppure affermare che essi siano affidabili sotto il profilo della buona condotta. Cosicché i romani per la presenza di varie tribù davanti alle loro abitazioni è normale siano fuori di testa. Temono di essere depredati da gente che non brilla per correttezza. Hanno ragione, ripeto. Ci sembra strano che i nomadi siano autorizzati a occupare il suolo pubblico.

    Sarebbe meglio che continuassero a risiedere nei campi assegnatigli dal Comune onde evitare una contaminazione dalla quale vi è il rischio scaturiscano frizioni sociali complicate da gestire in modo pacifico. In sostanza i cittadini della capitale che respingono i rom dai propri quartieri, sapendo le abitudini disoneste di costoro, esercitano il diritto alla legittima difesa. Stare gomito a gomito con chi è dedito alle grassazioni non è rassicurante.

    Non è il caso di parlare di razzismo, qui si tratta di evitare l’assalto di furfanti vocazionali e professionali. Al sindaco Raggi l’arduo compito di escogitare una soluzione.

  2. Camillo Pignata ha detto:

    Se gli abitanti di un’area della periferia est della capitale sono scesi in piazza, contro l’arrivo di una settantina di Rom in un centro d’accoglienza, di chi è la colpa? del sindaco?
    Il degrado delle periferie e piccoli centri è responsabilità dei comuni, ma fomentare odio e paura è colpa della destra fascista. Così come è colpa della destra fascista, se questo paese cade a pezzi. Se in politica estera siamo isolati. Se siamo ultimi in economia, se siamo ultimi in Europa per la crescita del PIL. Se è in crisi il rapporto tra istituzioni e in particolare tra magistratura e governo.
    E’ colpa tua maledetta destra fascista.
    E’ colpa tua che neghi di essere fascio razzista ma, senza vergogna e senza pudore, mantieni tra le tue file quelli che hanno spruzzato insetticida ai migranti, chiamato scimmia la Kyenge, che giustifichi riduci banalizzi il tentativo di strage di Traini i cori razzisti contro Anna Frank, i raids e le aggressioni razziste.
    E’ colpa tua se abbiamo perso il profumo della solidarietà, tua che sputi sull’umanità, respingendo pochi immigrati,menti parlando di una ondata incontrollata, per arricchire la borsa dei tuoi voti e dei tuoi sondaggi. E’ colpa tua che sgomberi le ocupazioni abusivi di quattro disperati, ma dimentichi quelle di CasaPound perché non è prioritario lo sgombero.
    E’ colpa tua che parli di famiglia e di umanità e dimentichi che i 70 di Torre Maura, i 177 della diciotti e le migliaia di persone che ogni giorno muoiono in mare o nei lager libici, non sono un numero, sono persone, con speranze, gioie, paure, dolore e morte, e dalle loro vene esce sangue e non un sondaggio.
    E il popolo, l’opposizione, dov’ è l’opposizione? C’è ancora un ‘opposizione in Italia? C’è ancora un popolo in Italia? Per anni voi che vi chiamate di sinistra e fate la destra,come gli altri più degli altri avete dimenticato che la politica è fatta di campagna elettorale. Per anni avete avete ubbidito senza fiatare agli ordini della Troika, per anni avete realizzato la politica di austerità e fatto terra bruciata dei diritti delle persone, per anni siete stati gli incubi di famiglie, imprese, operai precari occupati disoccupati.
    Ma siete l’unica opposizione visibile, e allora c’è il rischio che possiate apparire come l’unica alternativa possibile. C’è il rischio che per l’autoritarismo di questi nuovi fascisti, possiate diventare nei sogni degli italiani, l’alternativa a questo regime.
    Roba da pazzi!
    La vera sinistra, quella radicale antifascista è l’unica alternativa al fascismo finanziario (della Troika del PD, della Merkel) e al facismo politico (di Salvini, Di Maio, Orban, Le pen). Un’alternativa bloccata, perché la sinistra senza popolo, senza istituzioni, non va da nessuna parte.
    La politica, le istituzioni, il popolo sono sotto “la ruspa” di un gruppo di fascistelli ignoranti, senza progetti, programmi, valori, con la sindrome della vittoria ad ogni costo, dalla sete di potere da conquistare, della rincorsa al consenso. Sono sotto la ruspa di una politica che non fa politica, ma propaganda, di una la stampa non fa informazione ma fa audience.
    E il popolo?
    C’è ancora un popolo in Italia? C’e ancora gente umana, solidale che ragiona, ricorda, analizza, valuta o solo gente egoista, intrappolata nella morsa della paura e dell’odio verso i migranti, incapace di ragionare? Ci sono ancora cittadini o solo clienti sudditi che si fanno trascinare da spot pubblicitari di quarto ordine, da frasette stupide arroganti, che emotivamente li coinvolge?
    C’è ancora spazio per l’umanità o solo per l’egoismo? C’è ancora spazio per la politica o solo per la propaganda? La carta Costituzionale regola ancora la nostra vita oppure è solo carta straccia? Il Parlamento svolge ancora la sua funzione o è solo un votificio, un passacarte Dove sta la democrazia dove sta lo Stato di diritto, l’autonomia della magistratura la Costituzione ed il suo garante? La magistratura è ancora autonoma o esposta ad attacchi di tifosi? Le regole, le leggi che limitano la sovranità popolare non contano più, l’autonomia della magistratura non conta più?
    Oggi processare un ministro che sequestra donne bambini ed uomini disperati e feriti nel corpo e nell’anima è un reato, un attacco all’autonomia del Parlamento. Dove sta il Presidente della Repubblica? Sta zitto, pensa che dopo lo sbarco degli immigrati tutto è finito?. Ma ora iniziano le danze, caro Presidente. Ora è in gioco la sopravvivenza della democrazia, della convivenza pacifica della gente.
    Si ripete, come ai tempi di Berlusconi, l’attacco alle procure. Questa volta però è diverso. Questa volta non è la difesa fuori le righe di un politico. Non è la difesa dei militanti e dirigenti del capo. Questa volta è l’attacco eversivo alla democrazia. Questa volta si fomenta il conflitto della gente contro la Magistratura.
    Questa volta si prepara il conflitto tra la gente di destra e di sinistra.
    E tutto ciò è maledettamente pericoloso.

  3. Myrta Merlino ha detto:

    Voglio essere sincera. Non so come reagirei se nel palazzo di fronte a casa mia arrivassero 70 rom. Anche se casa mia non è in una periferia degradata, anche se ho un buon lavoro e non ho un’oncia dei problemi che hanno gli abitanti di questa periferia romana. Forse sono vittima anche io del pregiudizio contro i rom, ma dalla vicenda di Torre Maura gli unici che ci guadagnano sono i piromani della politica. Quelli bravi solo ad appiccare incendi e che non hanno mai trovato una soluzione. Gli altri, tutti gli altri, sono solo vittime.

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