Sì alla manovra finanziaria: 2 miliardi di tasse in più!

freeskipper-Legge-di-stabilitaCasa, redditi, pensioni e soprattutto tasse, tante tasse, troppe, tanto per non cambiare mai nulla nel Paese dei super-tartassati!
Insomma, una legge di stabilità che per il triennio 2014-2016 tocca quasi tutti i principali temi che vanno ad impattare con la pesantezza di un macigno sulla vita di famiglie e imprese italiane.
Una manovra che come di consueto è cresciuta nelle sue dimensioni complessive lorde, avvicinandosi per il prossimo anno ai 15 miliardi e che contiene alla fine un incremento netto delle entrate pari a 2,1 miliardi, ribadendo per l’ennesima volta un solo, inequivocabile, concetto: in Parlamento non ne vogliono sapere di tagliare sul serio la spesa pubblica!
Insomma, una manovra lacrime e sangue per i soliti noti – famiglie e imprese – ma che non toglie neppure un centesimo alla casta, lasciando immutati benefit e privilegi!
Ma una categoria più di tutte le altre esce dalla manovra con “le ossa rotte”, quella dei dipendenti pubblici: oltre alla conferma del blocco dei contratti fino a tutto il 2014, ci sono sacrifici aggiuntivi da fare su salario accessorio e trattamento di fine rapporto.
Ecco, in sintesi, i punti salienti della legge di stabilità:
TAGLIO CUNEO FISCALE:
 Aumentano le detrazioni per lavoro dipendente per i redditi tra gli 8.000 e i 55.000. La modulazione dei benefici farà sì che le detrazioni saranno maggiori per i redditi più bassi (sui 200 euro l’anno fino a 20.000 di stipendio) per scendere gradualmente fino ad azzerarsi a quota 55.000.
FONDO TAGLIA TASSE: Nel nuovo Fondo per la riduzione della pressione fiscale confluiranno le risorse provenienti dalla spending review e dalla lotta all’evasione fiscale, comprese le una tantum per il 2014, che saranno destinate a deduzioni Irap e ad aumentare le detrazioni Irpef.
IMPOSTE CASA: Viene ripresa la “service tax” così come varata dal governo Berlusconi nel marzo 2011, che ora assume il nome di Iuc: Imposta Unica Comunale. La IUC si basa su due presupposti: il possesso di immobili da cui deriva l’imposta municipale propria (IMU), di natura patrimoniale dovuta dal possessore di immobili, escluse le abitazioni principali; la fruizione di servizi comunali a cui sono collegati un tributo per i servizi indivisibili (TASI), a carico sia del possessore che dell’utilizzatore dell’immobile, e una tassa sui rifiuti (TARI), a carico dell’utilizzatore. L’aliquota massima Imu+TASI non può superare il 10,6%. Per il 2014, l’aliquota massima della TASI relativa alla prima casa non può eccedere il 2,5 per mille.
FONDO DI GARANZIA CREDITO A IMPRESE E FAMIGLIE: La Cassa Depositi e prestiti potrà finanziare o dare prestare garanzie in favore delle grandi imprese e non più solo delle Pmi. Inoltre viene istituito il “Sistema nazionale di garanzia”, per facilitare l’accesso al credito di famiglie e imprese. Il “Sistema” comprende Fondo di garanzia per le Pmi (con una sezione speciale “Progetti di Ricerca e Innovazione”), e il Fondo di garanzia per la prima casa.
PENSIONI: per le pensioni fino a tre volte il minimo viene garantita la rivalutazione del 100%; fino a quattro volte il minimo sono rivalutate al 95%; l’indicizzazione scende col salire dell’assegno.
ESODATI: vengono stanziati 950 milioni dal 2014 al 2020 per altri 17.000 esodati di sei diverse categorie.
PENSIONI D’ORO: Contributo di solidarietà per le pensioni elevate: 6% per la parte eccedente i 90.168,26 euro annui; il 12% oltre i 128.811,80 euro; il 18% per la parte eccedente i 193.217,70 euro annui.
STOP CUMULO PENSIONI D’ORO-STIPENDI: non potranno essere cumulati, oltre l’importo di 303.000 euro l’anno, le pensioni e gli stipendi da incarichi pubblici. Colpisce soprattutto grand commis dello Stato.
CONTRIBUTO SOLIDARIETA’ REDDITI ELEVATI: per i redditi superiori ai 300.000 euro l’anno viene confermato il contributo di solidarietà del 3% per il triennio 2014-2016.
VITALIZI: Gli Organi Costituzionali con autogoverno finanziario, il Parlamento e le Regioni, dovranno istituire un contributo di solidarietà sui vitalizi.
RISPARMIO ENERGETICO: le detrazioni del 65% per la riqualificazione energetica degli edifici, viene prorogata al 31 dicembre 2014; nel 2015 scenderà al 50%.
RISTRUTTURAZIONI EDILIZIE: prorogata a tutto il 2014 la detrazione del 50% per le ristrutturazioni (per un massimo di 96 mila euro); nel 2015 la detrazione scende al 40%.
RISTRUTTURAZIONI ANTISISMICHE: viene prorogata di un anno la misura della detrazione al 65% attualmente prevista sino al 31 dicembre 2013; la detrazione cala al 50% per l’anno 2015.
BORSE DI STUDIO: dal 2014 il Fondo integrativo statale per la concessione di borse di studio universitarie è incrementato di 50 milioni di euro.
BONUS BEBE’: per il 2014 è istituito un Fondo per i nuovi nati, per contribuire al sostegno di bambini nati o adottati appartenenti a famiglie a basso reddito.
WEB TAX: non istituisce una nuova imposta ma stabilisce che le multinazionali del Web per vendere pubblicità in Italia devono avere partita Iva italiana; i pagamenti a loro favore devono essere tracciabili.
NUOVI STADI: semplificazioni e credito agevolato per chi costruisce nuovi impianti. Potranno essere costruiti attorno ad essi negozi, ma non abitazioni. SPIAGGE: sanatoria per i contenzioni sui canoni demaniali. Si chiude pagando il 30%, oppure il 70% in nove rate annuali.
ROTTAMAZIONE CARTELLE ESATTORIALI: le cartelle Equitalia ricevute entro il 31 ottobre 2013, potranno essere saldate entro il 28 febbraio 2014, pagando solo la somma originaria e non gli interessi e la mora.

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