Sanzioni alla Russia, lockdown energetico dopo quello sanitario? 

L’Italia sta pagando a caro prezzo le sanzioni imposte alla Russia. E dopo la pandemia, quando stavamo per rialzare la testa, ci è arrivata tra capo e collo quest’altra mazzata della Guerra in Ucraina.

Ma le sanzioni stanno funzionando? A giudicare dalle bombe che ancora fioccano a grappoli sui poveri ucraini e dalle bollette di luce e gas che stanno portando al fallimento famiglie e imprese italiane, sembrerebbe proprio di no.

E allora? Il Prof. Paolo Becchi, ordinario di Filosofia del Diritto all’Università di Genova, sostiene la possibilità di rivedere il sistema delle sanzioni” adottate dall’Unione Europea contro Putin. Secondo il Professore si tratterebbe di una soluzione, concreta e immediata, per ridurre il caro bollette così da evitare un disastro per le imprese e fortissimi disagi per le famiglie italiane, già martoriate dalle conseguenze delle politiche sanitarie per affrontare l’emergenza coronavirus:

“Vogliamo il lockdown energetico dopo quello sanitario? Ok, allora continuiamo con le sanzioni. Vogliamo ripartire dall’interesse nazionale e anche da quello dei popoli europei? Allora non resta che affrontare il problema come ha proposto Matteo Salvini, anche a livello UE.

Non si capisce perché  non si possa cambiare rotta quando ci si accorge che è sbagliata?

C’è un punto importante che riguarda l’interesse nazionale. Si può comprendere che il Pd si ostini su questa linea ma perché anche FdI deve andare nella stessa direzione?

L’esempio del premier ungherese Viktor Orban non dovrebbe essere preso in considerazione anche da Giorgia Meloni?

Si dice che non si può per via dell’Alleanza atlantica, ma si dimentica che l’Ucraina non è un paese NATO.

Gli italiani non vogliono le sanzioni e allora perché dovrebbero votare per il Pd o per FdI che invece le vogliono ?

Ok è una questione di coalizione, ma possibile che Silvio Berlusconi invece di occuparsi di Tik Tok non si occupi di questo problema? È una coalizione a tre o è una coalizione dove tutto viene già deciso da Meloni ?

Salvini ha sollevato un problema reale che sta a cuore della maggioranza degli italiani.

Salvini resta solo? Se è così abbiamo un problema di rappresentanza democratica perché la maggioranza degli italiani non vuole le sanzioni contro la Russia.

Ci sono a breve le elezioni e i cittadini potranno anche scegliere tra chi vuole e chi non vuole le sanzioni”.

 

Fonte: https://www.ligurianotizie.it/sanzioni-ai-russi-lockdown-energetico-dopo-quello-sanitario-becchi-salvini-ha-ragione/2022/09/05/510726/

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5 Responses

  1. Bianca ha detto:

    La memoria va rinfrescata, specialmente a coloro che la esercitano poco. L’influenza del 2017 fu molto più temibile e creò molti più problemi di quella del 2020, chiamata impropriamente “Covid”. Questo dovrebbe servire a coloro che incautamente dicono che l’influenza del 2020 è stata molto più grave di quelle del passato. Non è affatto vero. Alcune persone che dichiarano di aver avuto il Covid – non si sa poi come visto che i test non lo identificano – e di non aver mai visto una influenza così sono preda della suggestione mediatica. Sono preda di una illusione e per uscire da tale sortilegio è sufficiente guardare indietro di qualche anno nella storia. La verità è questa. Hanno preso l’influenza stagionale e hanno montato una vera e propria psicosi di massa attraverso i media. È anche per questo che i loro crimini e le pene da infliggere dovrebbero essere ancora più severe.
    (fonte: Cesare Sacchetti -TELEGRAM)

  2. Ram ha detto:

    Letta lancia l’allarme e denuncia un presunto piano per distruggere il PD. Il bersaglio delle sue accuse sono Renzi, Conte e Calenda che in realtà sono politicamente insignificanti e non hanno minimamente il potere di distruggere alcunché. Se Letta cerca coloro che stanno portando alla disgregazione del Nazareno non deve fare altro che guardare nelle stanze della sua casa. È dentro il suo partito che le correnti hanno dato vita ad una furiosa guerra tra bande. È dentro il suo partito che è in atto una resa dei conti che covava da tempo e che è emersa non appena è fallita la farsa pandemica e non appena il PD ha perduto la protezione dei suoi garanti transnazionali. La crisi del PD è profonda e strutturale. La sua dissoluzione sarà ciò che darà un’accelerazione impressionante al crollo dell’intero stato profondo italiano.
    https://www.lastampa.it/speciale/politica/elezioni-politiche-2022/2022/09/04/news/letta_calenda_renzi_e_contevogliono_distruggercima_non_ci_riusciranno-8355091/?ref=LSHBBC-BH-I0-P

  3. Tommy ha detto:

    Esilarante, . La Meloni vuole una commissione d’inchiesta sulla farsa pandemica. Peccato però che la Meloni non disse niente su tale problema, quando a marzo del 2020 le persone venivano curate negli ospedali con farmaci sperimentali, così come non disse nulla sulla dittatura che si instaurò in quel periodo. Piuttosto che denunciare quella deriva autoritaria che aveva strappato la libertà agli Italiani, Giorgia Meloni invitava l’allora governo Conte a stringere ancora di più il cappio della repressione. Se deve nascere una commissione d’inchiesta sul colpo di Stato del 2020, la Meloni dovrebbe essere indagata assieme a tutti gli altri che lo permisero.

  4. eralda ha detto:

    DRAGHI è un banchiere, il prototipo del banchiere.
    Chi ha voluto DRAGHI presidente del Consiglio, non ha certo tenuto conto della situazione di:Artigiani, pensionati, lavoratori dipendenti.
    Purtroppo siamo e restiamo il paese di Pulcinella, col massimo rispetto per il grande pulcinella.

  5. elena s. ha detto:

    E così non abbiamo né i condizionatori, né la pace e, adesso, neanche i termosifoni.
    Bravo, Draghi.

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