Rosatellum2.0, per assicurare la governabilità del dopo voto.

Se si va al voto con le vigenti regole è praticamente impossibile che dalle urne esca fuori un governo stabile per il Paese. E allora dopo la legge ‘anti-fasci’, Emanuele Fiano (PD) ci riprova depositando in commissione Affari costituzionali della Camera il nuovo testo base per le imminenti elezioni politiche, il cosiddetto ‘Rosatellum 2.0’, che prevede il 36% dei deputati eletti in collegi uninominali e il 64% con metodo proporzionale. Secondo il nuovo testo base,
saranno sei i collegi uninominali maggioritari in Trentino-Alto Adige, con i restanti cinque deputati che saranno eletti con metodo proporzionale. Ma il Pd, come è noto, non è autosufficiente quindi il Rosatellum per andare avanti prima alla Camera e poi al Senato ha bisogno dei voti degli altri partiti. Dunque, conti alla mano, a votare la nuova legge elettorale ci sarebbero, oltre al PD, che ne è ‘il relatore’ e salvo i temutissimi franchi tiratori dem, anche FI, Lega e Ap. Contrari M5S e Mdp. Pertanto gli italiani, con ogni buona probabilità, dovrebbero andare a votare nella primavera del 2018 con il Rosatellum. 
Il Rosatellum2.0, dal nome del capogruppo dei deputati PD alla Camera Ettore Rosato, in sostanza è un sistema su base proporzionale con un correttivo maggioritario: prevede infatti 231 collegi uninominali, che spingono a formare coalizioni, e uno sbarramento al 3% per le singole liste e al 10% per le coalizioni. Quindi la distribuzione dei seggi è per il 36% maggioritaria e per il 64% proporzionale. Nei collegi plurinominali, dove vale il proporzionale, sono previsti dei listini molto corti, dai 2 ai 4 candidati massimo. Non è ammesso il voto disgiunto. Viene fissata inoltre una quota di genere nella proporzione di 60-40%. La nuova scheda elettorale sarà unica e conterrà i nomi dei singoli candidati associati ai partiti che li sostengono, con accanto i nomi del listino della circoscrizione relativa. I voti non assegnati ad un partito, ma a un singolo candidato nel collegio, vengono ripartiti proporzionalmente all’interno della coalizione che lo sostiene.

You may also like...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *