C’è un gioco di ombre che blocca l’Italia.

di Carlo Calenda. C’è un gioco di ombre che blocca l’Italia in uno scontro ideologico infinito.
È un gioco praticato da destra e da sinistra, che nulla ha a che vedere con i provvedimenti e le politiche, come ho cercato di spiegare nel video con alcuni esempi chiari e inconfutabili.
Questo non vuol dire che destra e sinistra siano uguali , ma solo che si comportano con egual spregiudicatezza e ipocrisia.
Azione nasce per spazzare via queste ombre e riportare l’Italia a ragionare su quello che conta per affrontare un presente difficile e un futuro incerto: istruzione, sanità, investimenti. È un compito complesso, perché molti cittadini trovano rassicurante essere divisi in squadre, anziché esercitare il loro dovere di critica e la capacità di pensiero.
Ma qualcosa si sta muovendo. Finalmente. Abbiamo però bisogno di tutti voi . Del vostro supporto e della vostra partecipazione. Solo se il Paese serio, quella che lavora, studia, produce e fatica, si mobiliterà concretamente, potremo dimostrare che l’Italia è davvero più forte di chi la vuole debole.

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1 Response

  1. Alex ha detto:

    Considerando la situazione dall’ottica del sig. Calenda, bisogna concludere che abbia ragione. Infatti, la sua riflessione denota la perfetta conoscenza di quella avvilente morfologia parassitaria magistralmente espressa dall’italiano medio: vale a dire di quell’inconfondibile “in becillum”, che è poi la forma indebolita di bacillinum, a sua volta diminutivo di bàculum.
    Bisogna inoltre rilevare che il blocco dell’Italia non dipenda da scontri ideologici, esistenti soltanto nella sua fantasia. E’ invece vera la paralisi italiana indotta da politicanti venduti al potere finanziario mondialista, e, ancor più, da una discrasia biologica opportunista, e ancor più corrotta dei suoi degni rappresentanti, proprio perché distante dalla Dignità di Popolo.
    Circa la cd destra e la cd sinistra, si può affermare, senza tema di smentita, che siano una peggiore dell’altra. Entrambe si avventano come fameliche iene sulla preda italiana.
    I riferimenti del sig. Calenda dovrebbero afferire alla cd sinistra. Ma di quale sinistra si tratta? Quella di Lenin o di Gramsci o di Nenni o di Pertini? Lui non lo precisa.
    Lo stesso vorrebbe riportare l’Italia “a ragionare su quello che conta”. Non si capisce come ciò potrebbe accadere, vista la sua militanza in un partito, il PD, coartatore delle fondamentali libertà individuali. Per esempio, cosa pensa il sig. Calenda sulla scemenza relativa alla eliminazione del denaro contante? Come pure sulla minuziosa tracciabilità da condurre seriamente su tutti i politicanti e su tutti coloro chiamati comunque a gestire il pubblico denaro, cioè quello di tutti noi? O sull’ISEE, da applicare esclusivamente sui medesimi, ma non certamente per l’acquisto dei libri di testo dei loro figli, come succede con i morti di fame, quanto per accertare gli illeciti arricchimenti, realizzati pressoché esclusivamente con la moneta elettronica, derivati dai loro intrallazzi istituzionali e perciò dai nostri soldi? Ma questi sono argomenti concreti, scottanti, non suscettibili di ricognizioni retoriche e ipocrite: perciò, lui e i suoi colleghi se ne tengono lontani.

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