Renzi: “Serve un governo che funzioni non 300 consulenti”.

di Italia Viva. Facciamo il punto sulla situazione politica di questi ultimissimi giorni e sul tema di cui si fa un gran parlare tra giornali e tv: la gestione dei fondi del Recovery Fund da parte dell’Italia, ovvero dei 209 miliardi di euro dell’Europa.

L’intenzione del premier Conte, manifestata in una intervista, è quella di dare il via ad un’altra (ennesima) task force con sei super manager destinata a definire le risorse da mettere in campo.

Italia Viva non ci sta e dice no alla nomina di nuovi consulenti e di strutture parallele al Governo. Piuttosto si faccia lavorare il Consiglio dei Ministri e la pubblica amministrazione.
Per noi sul Recovery plan deve essere la Politica (il Parlamento e il governo) ad avere l’ultima parola, non una squadra di burocrati.

Oggi alle 18.30 circa Matteo Renzi interverrà in Senato in replica alle comunicazioni del Presidente del Consiglio Conte. Come sempre è possibile seguire la diretta sui suoi canali social (qui collegamento al suo profilo Facebook).

Così non si può andare avanti, con una task force che sostituisce il governo, e le dirette Facebook al posto del Parlamento. Riascolta qui l’intervista di ieri del Tg2 a Matteo Renzi.

Per saperne di più:
– qui il video di Teresa BellanovaSe il Presidente Conte dovesse insistere con la sua proposta di governance del Recovery Fund, presentandola nella legge di bilancio, Italia Viva sarà costretta a votare contro;
– qui il post di Elena BonettiItalia Viva entra in questo Consiglio dei ministri con una preoccupazione che è l’Italia, gli italiani che hanno perso il lavoro. Noi ci preoccupiamo di questo e non di moltiplicare poltrone e consulenze;
– qui l’intervista di Ettore Rosato al Messaggero: Non è una cabina di regia ma un esercito di consulenti, guidati da burocrati che servono per sostituire nelle loro funzioni, previste dalla Costituzione, quelli che il presidente Conte ha definito “i ministri più bravi del mondo”;
– qui l’intervista di Maria Elena Boschi sul Corriere della sera: Noi non stiamo sfidando il premier, stiamo solo difendendo le istituzioni di questo Paese: non abbiamo voluto dare i pieni poteri a Salvini, non intendiamo darli a Conte;
– qui il video di Davide FaraoneFin qui si è governato con i Dpcm, oggi si vuole commissariare anche il Cdm con una struttura e un piano di interventi che non abbiamo nemmeno visto.

La nostra posizione è sempre stata coerenteGià a luglio scorso, Matteo Renzi aveva chiesto pubblicamente al premier Conte di avere un dibattito parlamentare sull’utilizzo dei fondi del Recovery Plan, anche ad agosto se necessario.
Presidente Conte, sorprenda il Parlamento e il Paese. Anziché una task force, ci regali ad agosto un dibattito parlamentare in cui la forza della maggioranza dovrà essere quella di sfidare le opposizioni sulla base non di un generico programma di riforme, ma di un concreto business plan per il futuro del Paese“. Guarda nuovamente qui il video dell’intervento di Matteo Renzi.

Attendiamo a questo punto il discorso in Senato di questo pomeriggio ore 18:30 circa e in diretta sui profili social di Matteo.

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2 Responses

  1. roberto b ha detto:

    Avete ragione, fate cadere il governo e andiamo a votare, le conseguenze saranno a vostro carico.
    un saluto roberto b

  2. Enzo ha detto:

    Poiché ho commentato un precedente articolo, ci torno, magari qualcuno mi insegna qualche cosa.
    Premetto che, per quanto sia difficile, sono d’accordo con Italia Viva che spero chiarisca in parole povere e più chiare il polverone che, a ragione, sta sollevando.
    A me sembra che gli argomenti siano due, politica e tecnica: la cabina di regia del Governo composta dal Pres.del Cons, il Ministro delle finanze, il Ministro Sviluppo Economico, e Ministro Rapporti UE che è un Dipartimento della Presidenza del Consiglio. (punto) Mi chiedo perchè ….!
    La questione vera a me sembra politica – ed anche democratica – e solo dopo viene quella tecnica.
    Ad esempio abbiamo un Ministero dell’Ambiente, che tanto efficiente non è ma c’è, e potenzialmente gestirà 75 miliardi il 30% del totale(come da Recovery Plan): azz!, me lo lasciate fuori e mi lasciate i tecnici a gestire territorio ed ambiente? La cabina di regia senza Ministri e Ministeri direttamente interessati è un controsenso, tanto più che la Repubblica è fornita anche di Commissioni tecniche Ministeriali, Commissioni Interministeriali di vario genere, abbiamo il tavolo Stato-Regioni, abbiamo ANCI, Associazione Nazionale Comuni Italiani, perché formare un ulteriore imbuto in Capo a pochi?
    E’ chiaro che si lavorerà a piramide e che i tecnici saranno indispensabili, tanto più se come dice Del Rio, i massimi funzionari dei Ministeri sono perlopiù giuristi, ma questo non giustifica un gruppo slegato dalle maggiori istituzioni democratiche.
    Nella Commissione tecnica del Ministero dell’Ambiente – scusate ma sono tifoso – io due pezzi da novanta come Enrico Giovannini ed Edo Ronchi farei il possibile per averli.
    In pratica, bene i supertecnici ma inseriti al loro posto nel Ministero di competenza, magari con qualche delega.
    A me sembra che questa sia un’occasione davvero importante per il nostro futuro, spero che non ci siano giochi ed interessi “strani” e spero tanto che la minoranza anziché produrre slogan e polemiche sterili dia una mano senza tante urla, per produrre anch’essa un quadro sano e positivo; di sovranismi che stanno con Polonia e Ungheria, per adesso, potremmo anche fare a meno.
    I soldini, per ora, vengono dall’Unione Europea, cioè da noi “cittadini europei”, gli italiani sono quelli che ne beneficiano maggiormente. Comportiamoci dignitosamente.
    Un Saluto
    Es.

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