Renzi, fallimento totale: la Merkel lo gela sulla sua richiesta di flessibilità nei conti pubblici.

Sull’Europa, Unita solo nel fare gli interessi delle banke e delle multinazionali e nel tar-tassare i cittadini senza dargli nulla in cambio in termini di sicurezza, benessere e prosperità, ma solo centinaia di migliaia di migranti e ormai troppi jihadisti che si fanno saltare qua e la seminando terrore, morte e distruzione, si è detto tutto. Forse troppo. Tanto che la stessa Gran Bretagna – che già stava fuori dalla moneta unica essendosi tenuta ben stretta la sua cara e vecchia sterlina – è uscita definitivamente fuori da questa Ue!
Noi, invece, spremuti fino al midollo e senza neppure mezzo punto di Pil in più, che dovremmo uscire di corsa almeno dalla gabbia della moneta unica che gestita da altri paesi e con regole europee asfittiche mortifica il nostro potenziale, restiamo! Restiamo e perseveriamo, organizzando addirittura una “gita in barca” a Ventotene con Francia e Germania, avendo la presunzione di aver dato vita ad un nuovo “vertice-europeo”. E gli altri Paesi, che pure hanno aderito a questa Unione, dov’erano? Perché non sono stati invitati? Un ‘vertice a tre’ è il trionfo dei nazionalismi nel governo dell’Europa e la delegittimazione di quel Parlamento Europeo che a questo punto non serve proprio più a niente. Se l’Unione europea non esiste politicamente, militarmente e socialmente, se questa Europa non ha ancora un progetto di vera e concreta cooperazione tra popoli, lo si deve soprattutto alla scelta di usare lo strumento degli incontri intergovernativi, che azzerano le istituzioni europee. Ma questa Ue è così distante dai cittadini che per un vertice inutile ‘il trio’ ha dovuto lasciare la terraferma e rifugiarsi in una nave militare! D’altronde, Renzi, per non subire contestazioni, aveva solo due possibilità: Porta a Porta (chiuso per ferie) o il mare aperto. Comunque, più che un vertice è sembrata una barzelletta, quella di Ventotene, dalla serie: “su una barca ci sono un francese, una tedesca e un italiano”…, con il francese che blocca l’integrazione politica, la tedesca che tiene ben stretti i cordoni della borsa e l’italiano che mendica qualche euro per assicurarsi la poltrona almeno fino alle elezioni del 2018! Per cui, com’era prevedibile, nessuna novità né aperture concrete da parte della Merkel, sulla flessibilità nei conti pubblici auspicata e richiesta da Matteo Renzi. La Cancelliera si è limitata a ricordare che il patto di stabilità della Ue già offre ampi spazi di manovra per recuperare, nei conti pubblici, quelle risorse indispensabili per rilanciare le economie. Pertanto, se il governo italiano non ne è capace il problema è soltanto suo e dei suoi cittadini! Peccato! Ci avevamo messo la barca, il mare, l’isoletta, la retorica, un ricco menù e un ottimo ‘animatore’, ma pure stavolta ci hanno detto di “NO”! Ma questo “NO” siamo pronti a rigirarlo come una torta in faccia alla prossima consultazione referendaria sulla Costituzione a chi ci ha ridotto da cittadini a sudditi, da gente che, tutto sommato, prima se la passava meglio di oggi!
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RENZI RILANCIA L’ECONIMIA… TEDESCA. di Luigi Di Maio. E ci credo che Angela Merkel sostenga il ‪‎JobsAct‬: più Renzi distruggerà il mercato del lavoro italiano, più la Germania se ne avvantaggerà. Altro che rilanciare l’Europa, al massimo stanno rilanciando l’economia tedesca. Ieri a Ventotene, Merkel, Hollande e Renzi hanno annunciato le tre parole dʼordine per rilanciare l’economia europea: giovani, cultura e digitale. Peccato che dopo l’annuncio la Cancelliera tedesca abbia tradito le sue “buone intenzioni” affermando che il Jobs Act è una buona decisione per un’Italia che abbia successo e dichiarando di appoggiare pienamente Matteo Renzi in queste misure. Quale Europa vorrebbero rilanciare con queste misure?

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